Koralle: il suono dell’Hip Hop guarda al futuro
Anticipato dall’uscita di otto singoli, Fonografie è il secondo album full-lenght di Koralle, in uscita il 29 gennaio 2021 per Melting Pot Music.
Koralle è l’omaggio all’hip hop di Lorenzo Nada, meglio noto come Godblesscomputers. Con questo moniker Nada affonda le radici nella musica black per contaminarla a 360° fino a ottenere qualcosa di personale. Groove, ritmi jazz, funk, ogni beat è uno scrigno segreto nel quale confluiscono tutte le influenze musicali di Koralle, beatmaker e produttore, nato a Ravenna ma di base a Bologna.
Munito di Akai MPC e di una vasta collezione di dischi da campionare, Lorenzo realizza un album di 16 tracce (otto delle quali già presenti in Fonografie 1) nel quale è la musica a parlare.
L’apertura è affidata alla calda Livin’, un beat dal basso corposo mentre alle tastiere è affidato il compito di dare colore alla strumentale, trascinata dal campione vocale. Il rapper di Houston Anti-Lilly compare con le sue liriche in Trick Questions. Se da un lato il beat è caratterizzato dai suoni morbidi ed eleganti, con i fiati in sottofondo a creare un’atmosfera rilassata, dall’altra spicca il soft-spoken dalle rime provocatorie dell’artista americano. Direttamente da Londra Turt, la voce del duo jazz rap dei Summers Sons, è ospite in Keep It Stepping. Koralle gli cuce addosso un beat sofisticato nel quale lascia dialogare i fiati col piano.
Last Train Home è un mix tra sonorità oldschool con tanto di scratch con elementi lounge come i sintetizzatori che in questo caso contribuiscono a disegnare un’atmosfera distesa.
In Oro il collettivo dei Funk Shui Project impreziosisce la strumentale arricchendola con accenti soul, il risultato è una base dai suoni liquidi. Si chiude con la collaborazione con il beatmaker di Colonia Twit One in Noia, una produzione low-fi hip hop ricca di campioni di scratch e un rhodes caldo e intenso.
Con Fonografie Koralle riscrive il suono dell’Hip Hop portandolo in una dimensione contemporanea. Sempre eleganti e sofisticati, i suoi beat sono un omaggio al passato in un’ottica nuova che guarda al futuro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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