Direttamente da Brescia, l’alternative emotivo dei Kros
Non riesco a trovar pace
Arriva da Brescia questo suono di cui, qui, scriviamo, una musica delicatamente alternativa, tanto per citare generi e sottogeneri, parole cantate sottovoce, in un gioco a tre che porta il nome di Kros.
Il 1° febbraio 2019 è uscito Rough Romances, autoprodotto e distribuito da Distrokid, che contiene cinque pezzi, anticipati dal singolo Insane, cinque torsioni dell’essere umano in crescita, cinque consapevolezze turbolente, cinque racconti di vita.
Il trio nasce nel 2015 ed è composto da Giulio Davide Frugoni, chitarra acustica, elettrice e voce del gruppo, Francesco Gnali , basso, chitarra elettrica, tastiere, cori e synth, ed infine Simone Gnalia alla batteria, ma anche basso e chitarra acustica. Insomma, è evidente che si parla di musicisti, prima che ‘cantautori’, oltretutto polistrumentisti, che non è un dato da poco.
Le trame in cui si fanno strada i pezzi dei Kros sono, di base, alternative, in una versione, però, estremamente elegante, o almeno così è sembrato a me.
Oltre il singolo, deciso e coinvolgente, Anethesia e Autumn impressions, ultimi pezzi del disco, sono particolarmente interessanti, crescono lenti, come le consapevolezze di cui ci parlano i Kros; auspicano una fine, che poi non è l’ultima battuta, in tutti i sensi, riprendendo, metaforicamente, il brano che, come il cammino di ognuno, tende a dover, alle volte, fermarsi per respirare. Si entra e si esce dai brani, si attraversano a turno i significati, si risolvono e no le questioni poste nei testi.
Tutto racchiuso nell’impossibilità, come spiega anche il gruppo, di distinguere la realtà dall’immaginazione, in un viaggio lungo come un’Odissea, intenso come la più estenuante delle avventure, difficile come è, esattamente, la vita. Complimenti ai Kros per il garbo emotivo con cui hanno affrontato questa scelta.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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