Kumi Takahara: la musica diventa un quadro da ammirare
Mentre Wislawa Szymborska scrisse «si fece un violino di vetro perché voleva vedere la musica», Kumi Takahara ci fa vedere la musica attraverso il suo violino. Violinista di formazione classica, il 24 febbraio 2021 è uscito il suo debut album per l’etichetta di Tokyo Flau.
See-Through è una raccolta di poesie sonore nate dal connubio tra le influenze classiche della musicista giapponese con il gusto contemporaneo della sperimentazione.
Un album che nasce in un contesto intimo e casalingo, le dieci tracce del disco infatti sono state registrate nel bagno dell’ appartamento di Takahara a Tokyo.
Un inebriante pianoforte accompagna le morbide note di violino di Artegio, la traccia d’apertura del disco. Un paesaggio sonoro dalle melodie scintillanti ci fanno largo in un mondo fatto di suoni astratti e delicati. Leggera e soave, Nostalgia ripropone la formula della prima strumentale con Takahara a porre l’accento con il violino. Il finale è una esplosione di suoni acustici e field recording.
Roll è il cuore pulsante del disco: una melodia delicatamente stratificata, nata dalla ripetizione degli strumenti suonati da Kumi. Il loop di piano fa da sfondo ad una traccia intesa come una piccola orchestra acustica tra le corde pizzicate della viola, il contrabbasso che crea la ritmica e la delicatezza del violino.
Un crescendo arioso per Kai-kou, una composizione nella quale il violino tremolante è l’anello di congiunzione fra tutti gli strumenti con il violoncello che fa la voce grossa sul finale della traccia. Chant si divide in due parti, nella prima la voce di Kumi con i suoi vocalizzi viene utilizzata come uno strumento aggiunto mentre nella seconda Takahara lascia emergere gli arpeggi degli strumenti per un finale dal sapore classico contemporaneo.
Tide è una traccia fragile e profonda, una sinfonia altisonante degli strumenti ad arco mentre il finale affidato alla malinconica melodia della scintillante Log, una composizione realizzata a strati che si arricchisce di inserti elettronici.
Kumi Takaha, come una pittrice, riesce a dosare ogni elemento per trovare l’equilibro cromatico perfetto in un disegno dai toni pastello quale See-Through, un piccolo capolavoro da proteggere e ammirare.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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