Lo studio della voce di La Tarma
Io suono la voce
Marta Ascari, giovanissima cantautrice emiliana, conosciuta come La Tarma si presenta nuovamente al pubblico della musica con il suo ultimo lavoro, uscito a fine maggio di quest’anno. Usignolo Meccanico è un disco pop poetico, una fusione ideale, ma anche reale, di virtuosismo canoro e meccaniche artificiose.
Dopo Antitarma l’artista ha deciso di sviluppare un’idea più contemporanea, che fosse anche maggiormente completa, anche in seguito e grazie alle scelte intanto prese dalla cantautrice stessa e al suo studio della musica per pubblicità, cinema e videogames. Una prospettiva, quindi, molto innovativa che certamente non può fare a meno di sentire tutte queste nuove influenze. Il disco, edito da LullaBit e distribuito da Believe, vanta la produzione artistica di Lele Battista, con cui La Tarma ha collaborato da questo punto di vista, essendo lei stessa co-produttrice.
Usignolo Meccanico, brano omonimo del disco, apre le danze, in tutti i sensi: un pezzo fresco, pieno di ritmo, in cui si fa strada decisa la bella voce di La Tarma, e si chiarisce sin da subito il carattere ironico e dinamico del linguaggio scelto per i testi dell’album. Un intro alla Battiato caratterizza Causa di Forza Maggiore, brano che, dopo poco, ricorda quello stile Baustelle di Bianconi-Bastreghi memoria. Il singolo che ha anticipato il disco, Come va oggi il nostro amore?, il brano denuncia che tratta la tematica urgentissima dell’odio gratuito e del massacro quotidiano dell’amore e del rispetto, oltre che della storia che ci ha preceduto e che ci ha condotto alla libertà, il tutto in una metafora interessante e finissima. Direttamente dagli esperimenti del Dottor Stratos, arriva la personale visione di come si canta la voce della cantautrice emiliana con Chitarra e Voce, in un gioco divertente e al sopore di anni ’80, da ascoltare in loop.
Da Volevo Convincerti a Cambiare fino a Un Passo Alla Volta, La Tarma parla della vita, nelle sue difficoltà, il suo caos, i sentimenti, qualche frivolezza, molte domande, qualche ironica certezza: è racchiuso tutto in queste sequenza il messaggio de La Tarma, un disco solare e giocoso, un po’ retrò che vale veramente la pena ascoltare.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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