Cadono le maschere per Lambert
Negli ultimi anni giocare a fare gli artisti è il passatempo preferito di molti. In un mondo in cui l’apparenza e l’essere personaggi riscuote più successo del talento, far emergere il proprio messaggio diventa sempre più difficile.
L’uso della maschera è un mezzo per celare la propria identità, un modo per porre l’attenzione solo sulla musica, perché chi ha talento riesce a parlare con le note senza aver bisogno di mostrare il bel faccino.
Lambert è un enigmatico compositore e pianista che si esibisce sempre con una maschera da toro sardo, di lui si sa ben poco, quest’occultare la sua immagine costringe l’ascoltatore a concentrarsi esclusivamente sulla sua musica.
Il musicista di Amburgo nel tempo è stato in grado di creare un proprio linguaggio sonoro, come dimostra con il nuovo Ep dal titolo di Alone II pubblicato il 3 luglio 2020.
Musica classica e new age si fondono per dar vita a sei nuove composizioni per un totale di quindici minuti di musica a metà strada tra Philipp Glass e Nils Frahm.
In apertura le note gioiose di In In, ispirata all’idea dei prequel musicali. Meno di un minuto per inebriarci con una melodia morbida e sinuosa. Segue Balcony Hotel, dalla colonna sonora del film di prossima uscita Miss diretto da Ruben Alves. La seconda traccia ha una forza evocativa importante, i sentori new age sono dati dall’uso leggero delle percussioni che risaltano la veste armonica della suite.
Ispirata alla sua visita alla città del Regno Unito, Leicester pone l’enfasi sulla toccante melodia, un ricordo di un viaggio che trasuda malinconia in ogni nota.
In chiusura Out Out, nata pensando ai momento che seguono la fine di qualcosa. “Quando mi piace qualcosa – spiega Lambert – qualche pezzo, un libro o un film, il momento per me più bello è quando quell’esperienza finisce, e ti godi il momento. Quando qualcosa finisce, e non l’hai apprezzata mentre stava accadendo, un finale è la miglior cosa che possa accadere. Con un finale hai sempre una win-win situation”. E allora godiamoci il momento prima che l’esperienza finisca.
Con Alone II, Lambert riesce a raccontarsi, a mettersi a nudo e farsi conoscere meglio da chi lo ascolta, in un mondo dove si porta una maschera e si recita una parte, Lambert fa vedere veramente com’è attraverso la sua musica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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