Lamiee: omaggio alle origini piemontesi
Fin dalla giovane età il percorso musicaledi Nicholas Remondino è stato segnato dalla passione per le percussioni che ha spinto il musicista piemontese ad esplorare le possibilità timbriche e gestuali della batteria.Dopo le esperienze maturate nei Byenow, ŌTONN e Tweeedo, Fisica segna l’esordio per Lamiee, il progetto solista del Nostro.
Pubblicato dalla statunitense Dinzu Artefacts, Fisica è un omaggio alle origini piemontesi di Remondino, sette tracce dalla forma mutevole che riprendono l’attitudine metamorfica delle “masche”, donne dotate di poteri sovrannaturali, in particolare quello di trasformarsi in animali, come gatti e pecore, per poi scomparire improvvisamente nel nulla.
Dedicata alla memoria del pianista e compositore jazz Alessandro Giachero scomparso all’età di 49 anni, la title track è uno tsunami di feedback e incessanti percussioni tra i quali si nasconde il corno di Martin Mayes. Una texture frammentata e astratta dai detriti elettroacustici, il tutto realizzato con un approccio libero.
Proseguiamo con Limina I nella quale il suono del corno si destreggia su un tappeto sonoro impervio che sommerge l’ascoltatore di dissonanze e feedback. Lamiee manipola il suono fino ad ottenere un paesaggio sonoro sospeso tra rumore e silenzio. Sul finale un crescendo di intensità porta la traccia a sfumare in direzione del dark ambient. Nel minuto di Sibila I Remondini condensa un’esperienza sonora basata su frammenti elettronici e glitch sviluppando la sua personale visione futuristica del folclore piemontese. Limina II realizzata in collaborazione con il sound designer Massimo Toniutti è una ventata di suoni vibranti e ronzii che fanno da ponte tra l’architettura elettroacustica della composizione e lo spazio circostante.
Sibila II con il suono della batteria preparata che si fonde con i droni chiude l’album con personalità.
Fisica non è solo musica, è una ricerca sonora nata come omaggio alla leggenda delle streghe del folclore piemontese. Lamieepunta a testimoniare attraverso un linguaggio sonoro personale la storia di uno sciamanesimo dimenticato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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