Riflessioni profonde sul nostro legame con la Terra: un viaggio con Laura Agnusdei
Parafrasando le parole dell’attivista e scrittrice Alice Walker, la natura si configura come un riflesso del nostro mondo interiore; se impariamo ad ascoltarla e a comprenderla, scopriremo il modo di ritrovare noi stessi. Con il suo nuovo album, Flowers Are Blooming In Antarctica, Laura Agnusdei esplora questo concetto attraverso una profonda meditazione senza tempo sul nostro legame con il pianeta Terra, investigando i conflitti ecologici che ne derivano e il fascino delle forme di vita non umane.
Attraverso un’affascinante fusione di spiritual jazz, elettronica e futurismo tribale, la compositrice e sassofonista italiana non si limita a creare musica, ma avvia una conversazione profonda sul nostro posto sulla Terra.
Flowers Are Blooming In Antarctica rappresenta una ricerca artistica che non solo esplora temi ecologici, ma invita anche a riflettere sulla nostra capacità di immaginare nuovi mondi e nuovi modi di esistere. Attraverso la fusione di tre idee pionieristiche – Ways Of Being di James Bridle, con la sua narrativa radicale che intreccia ecologia, tecnologia e intelligenza; Codex Seraphinianus di Luigi Serafini, una straordinaria collezione degli anni ’70 di flora, fauna e anatomie metamorfosate in esseri fragili e inediti; e le ruminazioni fantascientifiche di J.G. Ballard, che prefigurano scenari climatici futuri – si delinea una riflessione profonda sulla fragilità della vita e sul potere dell’immaginazione nell’affrontare le sfide del nostro tempo.
Parlando delle tracce di Flowers Are Blooming In Antarctica, l’acida psichedelia degli anni ’60 si fonde magnificamente con elementi di tropicalismo e tribalismo in Ittiolalia. Qui, il ritmo ipnotico delle percussioni e della farfisa si intreccia con il sax filtrato da un wah-wah, dando vita a un groove avvolgente che invita alla trance.
Si passa quindi all’atmosfera avvolgente di Cuttlefish REM Phase, in cui i suoni dei fiati si intrecciano in un affascinante mix di jazz e ambient, dando vita a un paesaggio sonoro evocativo e immersivo. La seconda traccia racchiude una profonda connessione con il mondo naturale, l’architettura e le varie tradizioni culturali, creando uno spazio sonoro che sembra trascendere il tempo e lo spazio.
La parte centrale dell’album è dominata da Are We Dinos?, un brano giocoso dal carattere esotico e lo-fi, che veicola un messaggio profondo attraverso un’intervista condotta con due bambini in età prescolare.
Nella sua complessità, Flowers Are Blooming In Antarctica si presenta come un’opera edificante, la migliore finora realizzata da Laura Agnusdei. Grazie a un perfetto connubio di elettronica tropicale, jazz, futurismo tribale ed eleganza contemporanea, l’artista invita l’ascoltatore a riflettere sul rapporto con il pianeta Terra, spingendolo a porsi domande profonde e stimolanti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.