A spasso per la Sassonia con Leise im Kran
A sette anni da Welding Sessions Leise im Kran torna su Moniker Eggplant con un nuovo lavoro. Zwickau Cybernetics, pubblicato il 21 giugno 2021, è un Ep di cinque tracce affilate e acide con le quali il producer tedesco ci fa compiere un giro nel cuore della Sassonia, il suo Stato natale.
Dalla strada post-comunista dei primi anni ’90 a Bauchlitz e ai romantici socialisti di Plattenbau passando per Döbeln Nord a suon di breakbeat meticolosamente accompagnata da bassi acidi stranamente mescolati con progressioni cibernetiche.
Prima tappa a Bauchlitz Gang, le sonorità anni Novanta ci riportano indietro nel tempo alla Germania della Love Parade. Un mix di breaks e suoni colorati da videogame impazzito. Si, Super Mario il funghetto l’ha mangiato e questo è il risultato. Proseguiamo a suon di acid techno con Kettenhunde Grimma: la seconda traccia si sviluppa a partire dalla linea di basso sulla quale il producer aggiunge breakbeat sincopati e pennellate di sintetizzatori dall’estetica briosa.
Tutt’altra atmosfera per Döbeln Nord, cupa e spettrale, la traccia si presenta come un flusso sonoro lento e morbido nella quale per la prima volta si evince una melodia. Uno spartiacque tra le prime due tracce e le ultime due come se Kran volesse far respirare per un attimo l’ascoltatore. In Kriebstein Acid aleggia lo spirito di Aphex Twin: ritmi nevrotici in funzione di una produzione dall’estetica cyberpunk ricca di stimolanti suggestioni.
Si giunge alla conclusione di questo colorato Ep con le note della title track, un’apoteosi di breakbeat e bassi acidi in un crescendo vorticoso che si ricollega alla prima traccia come a chiudere un cerchio perfetto.
Con la sua seconda uscita da solista, Leise im Kran ci regala un viaggio nella cultura della Germania degli anni Novanta a suon di musica e lo fa con un lavoro sincero che si lascia ascoltare con piacere.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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