Less Win: No Wave in Copenhagen
Un’intro no-wave che lascia spazio ad una batteria Joy Division: interessante l’ascolto di Given Light, album del trio danese Less Win, direttamente dalla capitale, in cui si percepisce una rilettura “in chiave giovane” di tanta old school punk e wave. L’album, uscito lo scorso 22 maggio per la The Big Oil Recording Company in digitale e in vinile, è ben caratterizzato da un uso della voce che ne sfrutta al massimo le potenzialità, a volte forse rese troppo artificiose, ma senza dubbio di gusto e perfettamente intonate ad ogni pezzo. Nonostante la dichiarazione di stile della band di aver scelto una scrittura veloce, senza troppi pensieri, fatta di spunti presi dalle passate esperienze in altre band, il disco risulta molto ben fatto, pensato e sapientemente prodotto in una session velocissima ai Black Tornado Studios di Copenhagen.
In una tracklist di dieci, The Hanging, il secondo pezzo di cui c’è il video, ha catturato l’orecchio al primo ascolto, grazie ad una varietà di contaminazioni sonore, che però non perdono mai la trebisonda del punk. L’intro crea la sensazione di una ballata all’americana maniera anni ‘90 e così anche la melodia; il basso notevole e il parlato punk permettono al pezzo di andare oltre una precisa e limitante categorizzazione di genere. Interessante Truth, Like Roses: basso suonato preciso e sapiente dalle mani di Patrick Kociszewski, chitarra acida di Casper Morilla con un sound che fa intuire gusti dalla East alla West Coast, synth che completano un’atmosfera divertita e straniata insieme.
La matrice punk è solida nella batteria di Matthew Moller e nel cantato “punk inglese” di questa band che ha all’attivo cinque album: un punk contemporaneo, meno spoglio della matrice originale, arricchito con sapienza dagli ascolti e dai background musicali dei tre membri.
Nata ad Amandola, un paesino sui Sibillini, il 20 aprile del 1979, fin da piccola ha sentito scorrere la musica dentro il suo corpo. Pianista fino al liceo, ora si diletta alla tastiera, ha scelto di fare l’Università e quindi di vivere a Bologna, dove ormai risiede da vent’anni, nonostante l’accento le sia rimasto profondamente marchigiano. Di lavoro fa la prof di lettere alle scuole superiori, in
un paese nel Modenese. Fra i suoi hobby, oltre alla musica, leggere e scrivacchiare.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti