I luoghi immaginari della Stoccolma di Linus Hillborg
Arriva con Magelungsverket il debutto solista del co-fondatore di Moloton Linus Hillborg. Pubblicato il 22 gennaio 2021 dall’etichetta svedese, Magelungsverket ripropone molte delle registrazioni utilizzate per Orphan Works, un’installazione artistica interattiva in cui i partecipanti guidano attraverso le strade desolanti di Stoccolma.
Le tracce del disco fungono da colonna sonora per i luoghi reali e semi-immaginari attraverso i quali i giocatori navigano casualmente in un incessante vuoto digitale di fabbriche, progetti di case, bar fatiscenti, fossati e laghi. Ne vengono fuori dieci paesaggi sonori inquietanti, frutto dell’unione traBuchla 200, piatti con l’arco, clarinetto e registratori a nastro filtrati in una ricca sintesi additiva.
Echi e feedback analogici introducono la magnetica Högdalen Incorporated City, una traccia che si caratterizza per la sua capacità descrittiva e un mix di suoni post-industriali coniugati con arrangiamenti orchestrali elettroacustici. I fiati e i piatti suonati con l’archetto disegnano una landa desolata chiamata Magelungsverket. Una trama sonora spettrale nella quale gli strumenti acustici coadiuvati dal Buchla diventano i suoni di un luogo immaginario nato come riflesso della mente, per questo motivo la traccia suona dolce-amara. Pendeln con le sue note pizzicate dal suono metallico e distorto attira l’ascoltatore in un incubo paranoico con un finale carico di droni cupi. Atlashamnen parte dalle atmosfere della traccia precedente per svilupparsi in una produzione dark ambient carica di suggestioni. I toni aspri e decadenti di Mälardynen ci proiettano in un futuro distopico. La traccia è un lento fluttuare dalle venature digitali, capace di unire inquietudine e mutazione. L’album si chiude con le scintillanti armonie di Stadshagens värdshusin contrasto con i suoni materici e apocalittici di tutto il disco.
Magelungsverket è la visione immaginifica e personale, frutto del riflesso della mente di Linus Hillborg, una Stoccolma che non è mai esistita disegnata dal musicista svedese.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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