Lonely Guest: profumo di libertà
Tra i nomi di spicco del Trip-hop, Adrian Thaws si è guadagnato l’appellativo di leggenda diventando la colonna sonora di un’Inghilterra periferica in cerca di rivalsa. Un sound monolitico e paranoico fa di Maxinquaye la sua pietra miliare, l’album cheha segnato la strada da seguire grazie ad un mix di rock, pop e hip hop pervaso da un forte senso di libertà.
A distanza di 26 anni dal suo primo album,in Lonely Guest si ritrova lo stesso senso di libertà dalle aspettative di Maxinquaye, riprendendone le sonorità, quelleche negli anni hanno reso tanto famoso Tricky.
Pubblicato il 22 ottobre da False Idols/!K7 Records, il nuovo progetto è nato 18 mesi fa dalla mente del musicista di Bristol coinvolgendo nomi noti del panorama underground, dallo stesso Adrian Thaws alla produzione a JoeTalbot (frontman di IDLES), Lee ‘Scratch’ Perry, Marta Ziakowska (nota per le precedenti collaborazioni con Tricky), Kway, Paul Smith (Maximo Park), Oh Land e Breanna Barbara.
Lonely Guest si apre con la voce di Marta su carillon futurista, una produzione cupa e sognante che vede il violoncello e il sintetizzatore risaltare le melodie della voce. Segue l’urgenza post-punk di Pre War Tension, uncollage sinuoso di una linea di basso, violoncello dolorante, voce tesa e un ritornello arioso. La formula dello strano trio composto da JoeTalbot degli IDLES, Tricky e Marta riprende il rap-rock degli SleafordMods.
Una ritmica dub al servizio del suono oscuro di Atmosphere, guidata dalla voce sciamanica del defunto Lee ‘Scratch’ Perry. Il brano è la prova di come spesso l’imperfezione può diventare un arma vincente: il violino, a cura del fidato violoncellista di Tricky, contiene degli errori che si accompagnano però perfettamente al brano.
Move Me è seducente e audace, il ritornelloaccompagnato da delle chitarre in puro stile rock, spigolose in contrasto con la voce quasi sussurrata della cantante polacca. Christmas Trees è un’inquietante storia d’isolamento raccontata dalla voce di Paul Smith. Un mix di drum machine, synth e chitarre viene utilizzato per creare un tappeto sonoro dark che fa da sfondo alla voce clean di Paul.
Lonely Guest profuma di libertà, un disco che si fa beffa delle etichette nel qualerock, hip-hop e soul coesistono dando sfogo alla creatività dei musicisti e di Tricky.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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