Louis Laurain: no conventional sound
Trombettista e compositore, Louis Laurain vanta un curriculum di tutto rispettoavendo calcato i palchi di tutto il mondo a suon d’improvvisazione con la sua tromba e collaborando con nomi prestigiosi del calibro di Stephen O’Malley.
Pulses, Pipes, Patterns è il suo ultimo lavoro discografico pubblicato il 25 giugno 2021 da Carton Records / INSUB Records. Munito di tre trombe, laptop, un sistema di amplificazione fatto in casa e vari oggetti, il musicista francese trasforma il suono degli ottoni in rumore bianco, suoni vibranti e onde sinusoidali dando lustro al suo modo personale di suonare e pensare alla musica.
Nella prima traccia, Franzform, Laurain trasforma il suono degli ottoni in un effetto ritmico incessante ottenuto utilizzando una coppia di trombe usate come un PA stereo. Ne scaturisce una traccia dal suono metallico vibrante molto insolito e disturbante.
Segue Rhypnoptic costruita attraverso i ritorni e i feedback del mixer al fine di dare forma a un pattern poliritmico ipnotico e suggestivo. Il risultato è una composizione elettroacustica vivace che va ad analizzare il suono primordiale dando lustro alla parte più tribale del sound di Laurain. In Satellites For Nawel il compositore manipola il feedback dello strumento giocando con i toni e le distorsioni. Ne viene fuori una composizione basata su stridori e dissonanze per un flusso narrativo dal lessico inusuale.
La title track è la somma degli elementi delle tracce precedenti che vanno a comporre una trama inquieta di musica concreta dall’atmosfera inquietante, rarefatta e carica di tensione.Pulses, Pipes, Patterns si chiude con la più imprevedibile delle cinque tracce: 90’s è una composizione fuori dagli schemi con la tromba che si trasforma in uno strumento a percussione. Il pattern filtrato nel mixer subisce un’alterazione del tono in modo da creare un drumming provvisorio.
Pulses, Pipes, Patterns è un lavoro che vede le trombe utilizzate in maniera non convenzionale per dar vita ad un album originale per un’esperienza d’ascolto unica nel suo genere
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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