I Lourdes Rebels riescono ad aprire la mente
Luigi Bonora e Rodolfo Villani suonano insieme dal 2010 come Lourdes Rebels proponendo un mix personale ed ecclettico di exotic krautrock, synth e paranoia italica.
Necronomicon 3 è il loro terzo album co-pubblicato da Aagoo, Maple Death e My Own Private Records, con il quale il duo di Parma si tuffa nei meandri della library music e della ricerca elettronica.
Il suono dell’album fa capo ai sintetizzatori analogici, principalmente Prophet 6 e Yamaha Ps-20, con i quali la formazione ricama trame inquiete, dalle atmosfere spiazzanti che ricordano le registrazioni dei film horror anni ’70.
Nel disco convivono momenti di angosciante psicosi con altri vivaci nei quali riecheggia quel tocco ironico che in qualche modo rappresenta il filo conduttore concettuale della produzione del duo. Per capire a pieno l’essenza di Necronomicon 3 basta ascoltare i dieci minuti di La Sfinge. Il brano di apertura è un flusso mutevole in grado di catturare quella energia primordiale della Neopsichedelia, tra sintetizzatori lo-fi e ritmiche tribali. Un continuo rimando a un passato ancestrale viene fuori tra ambientazioni occulte e sequenze cosmiche con i sintetizzatori che segnano la rotta da seguire.
Nella parte centrale dell’album si susseguono musiche per colonne sonore (Il Pozzo) incentrate su una matrice cupa e ambientale ma anche incursioni nella library music muniti di synth, voce e poco altro (Candle fly), senza porre mai paletti di genere.
L’art rock di Kookaburra accantona la logica oscura nel suono del duo per dare spazio ad elementi rock, una sequenza di chitarre e batteria farcite da sintetizzatori kraut sono la documentazione ufficiale della versatilità dei nostri.
L’album si chiude con le suggestioni wave-goth di Damask Garden risultando complessivamente un lavoro variegato, ricco d’influenze, che ci mette di fronte ad una visione molto personale della musica. I Lourdes Rebels riescono ad aprire la mente grazie a un disco appagante in grado di mettere insieme i b-movie, suoni ancestrali e tribali.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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