Musica per immagini
Uscito il 17 luglio 2020 Imageless è il nuovo Ep, edito da Blooms Recordings, di Luca Maria Baldini, musicista, sound designer e artista romagnolo che si è formato attraverso workshops, lavorando con Tommaso Colliva, Hans Zimmer (corso online), Teho Teardo, Massimo Zamboni, Davide Ferrario, Xabier Iriondo e Giardini di Mirò.
I sei brani sono nati per immagini: un’opera sonora che racconta la trasformazione della musica di Baldini, che rivela la sua grande passione per i cortometraggi, i progetti di video arte, pubblicità e colonne sonore, quasi a testimoniare che dalla visione può nascere il suono e dal suono libero può naturalmente scaturire una nuova visione introspettiva, quasi inaspettata.
Dall’elettronica, al post-rock / shoegaze, passando per minimalismo e neo-classica senza barriere, il suo processo di scrittura creativa nel tempo si è animato di vita propria acquisendo più significati, ed ovviamente esperienza, fino al culmine del suo esordio solista nel 2016, inframezzato da numerose performances in diversi palchi italiani ed europei, realizzando quest’anno le musiche del progetto Fino a che sera con Alessandro Gattuso e la stesura della colonna sonora per lo spettacolo itinerante in cuffia Alberi Maestri Kids a cura di Pleiadi Art Productions.
Tracce numerate travagliate e nostalgiche cominciano con Imageless #1, l’energico inizio del disco, condensato d’arpeggi in una corsa tonale, d’affanno ben scritto. La distesa di colore armonico circolare e profondo sulla quale poggiano vette melodiche a scomparsa, generano la suggestione ben assestata di #2; nel ciglio di mare le onde di pianoforte, schemi foschi e battenti dove lo scenario armonico è velatamente malinconico, si appoggia l’ancestrale ritmica, che preme pulsante e provocante, per una seduzione impegnata e riuscita.
Sipari lievi di vocali richiami, forse pifferai magici a sorpresa per sostenere l’insostenibile, il gioco senza tempo (la musica ne è capace e Baldini lo sa); con l’allarme incessante piegato e vinto di #5 il finale di circoli tonali si apre a prossime voci e direzioni inflessibili, le emozioni si riempiono di linee stabili e guidate, subendo e invocando, pur soffocate anzitempo, preannunciando il continuum.
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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