Re Munus: il tentativo di comunicare attraverso la musica
Re Munus segna il debutto per Lugh, in uscita il 23 ottobre per C.A.N.V.A.S. in digitale e vinile.
Con quest’album Lugh O’Neill esplora i sentimenti insiti nel vivere dentro e fuori una comunità, dalla gioia alla tristezza, dalla sofferenza all’empatia.
Le otto tracce del disco sono il frutto di ciò che Lungh osservava attraverso un vetro nel periodo di lockdown. Ansia, tensione, preoccupazione per sé e per il prossimo, tutte queste sensazioni sono riversate nel sound cupo e ansiogeno del disco.
In apertura i field recordings di Americans ci introducono un disco carico di tormenti, ben rappresentati dalle complesse trame del disco. La prima traccia, infatti, è un mix di ripetizioni, suoni aspri e voci modulate in modo da ricreare uno stato di tensione perenne. Un suono monolitico contraddistingue l’ambient techno di Braises: sintetizzatori viscerali e un ritmo irregolare a scandire un flusso mutabile e amorfo.
El Rocio è formata da particelle sonore atte a formare un microcosmo sonoro, un insieme di basse frequenze e impulsi dark ambient che fanno presa sulla rete neurale.
Un tappeto sonoro ambient pervaso da sferzate acide per Irony, Chastity, Obedience, un brano dalle tonalità pure e lucenti che si muovono lente come un universo in espansione.
Chiude il disco Index Veri con i suoi toni sintetici e ambientali, un finale confortevole e morbido, il momento più meditativo di tutto l’album se paragonato al restante marasma digitale.
Re Munus è il tentativo di comunicare attraverso la musica a ogni livello, un album pieno di angoscia che ben descrive il periodo che stiamo vivendo. Un debutto dal fascino oscuro, tracce instabili pregne di rumori che spianano la strada per un futuro roseo, fatto di sperimentazione e deframmentazioni sonore mozzafiato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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