Una riflessione notturna per Lupo
Il 26 marzo è uscito To The Moon, l’Ep di Lupo, progetto acoustic-folk di Chicco Bedogni, polistrumentista reggiano già chitarrista, tastierista e voce nella band post-rock AmpRive dalla quale si è dovuto allontanare per un improvviso disturbo all’udito, sollecitato dai potenti watt degli amplificatori.
È subito dopo questa fase di astinenza dalla musica che nasce il progetto Lupo: risolto il problema fisico Chicco ritorna alla musica con pezzi lenti e malinconici, vicini alle ballad songs, al folk americano delle origini, ad Alan Lomax e ai suoi bluesman meravigliosi e disperati.
Lupo comincia ad eseguire queste brevi ballate in piccoli locali tra Italia e Giappone (luogo in cui ha la fortuna di visitare molto spesso per lavoro ormai da più di dieci anni) e proprio a Tokyo, in sessioni notturne al Noah Studio di Sangenjaya nascono i brani del suo To The Moon.
Prodotto dalla Riff Records è appunto l’esordio come solista, e raccoglie sei ballad songs che costruiscono una riflessione notturna sussurrata ad una luna distratta, in un’afosa nottata estiva e dove la melodia è il centro attorno cui ruotano arrangiamenti e linee appena abbozzate, mentre la voce colora toni american-folk anni ‘70.
In quest’atmosfera solo la musica, per quanto triste e talvolta disperata, sembra saper offrire ai protagonisti delle vicende narrate l’illusione di un riscatto da un mondo privo di compassione tanto magnifico quanto insensibile.
È alla luna, così eterea e distante, che l’uomo comune volge lo sguardo prima di chiudere gli occhi verso un nuovo giorno di tribolazioni e fatiche, fino a che ci saranno notti e chitarre per cantare quel morso di vita descritto con l’armonica a bocca tra i denti, intimo e confidenziale, schietto e genuino come in The Bluesman Blues; e poi la storia del tempo che passa e non ritorna di Whispers To The Wind che riporta le circostanze e le esistenze contrapposte, e ancora il senso del legame e della mancanza dietro una comoda abitudine raccontato senza riserve in Like a Picture, che chiude l’album.
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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