Francesco Lurgo: lanciarsi in balia delle onde… sonore
A due anni dall’esordio con Sleep Together Folded Like Origami, Francesco Lurgo pubblica il 23 settembre 2024 il suo secondo album solista, The Gentle Whale, il primo per la storica etichetta indipendente 13 / Silentes.
Rispetto all’esordio che recava un carattere introspettivo, figlio dei tempi di lockdown in cui era nato, The Gentle Whale è un disco dall’immaginario acquatico, in generale più saturo e scuro, con un suono liquido, spesso più propriamente electro, tra saliscendi e densi muri di suono, malinconiche chitarre post-rock e indomiti synth sviluppati in un contesto urbano e frenetico.
Come il mare costantemente cangiante, tra continui momenti di quiete e di tempesta, così The Gentle Whale è la combinazione dell’intersezione di influenze ed esperienze musicali anche piuttosto diverse tra loro.
In apertura The Room As An Exoskeleton, un brano apparentemente tranquillo dalle melodie glaciali e introspettive. Una texture sintetica rarefatta e avvolgente nella quale prende ben presto il sopravvento una coltre di droni innescati dalle chitarre che instaurano una sospesa quiete ambientale.
Blind Cinema è un vortice magnetico di oscillatori, impalpabili suoni ambientali e voci campionate che galleggiano sul tappeto sonoro pronto ad implodere nella parte centrale del brano. Scossa da una ossessiva punteggiatura elettronica e arricchita dai fraseggi della chitarra, la traccia svanisce lentamente in un tenue momento dai sentori ambientali.
Nella title track si sente forte l’influenza del mondo delle colonne sonore contemporanee. The Gentle Whale per quanto pesantemente manipolate, poggia sul campionamento di strumenti a corda, chitarre elettriche effettate e gli ispirati violini di Vito Gatto.
Il musicista e produttore torinese ha realizzato un delicato acquerello sonoro: The Gentle Whale oscilla tra la tenuità dei momenti ambient alla minacciosità restituita dalla pressione sonora, con l’ex FleUR impegnato nel suo lavoro più intimista e personale, capace di dar vita a una musica avvolgente e dai contorni costantemente cangianti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.