Elogio alla ritmica per Machinefabriek
Machinefabriek è il moniker dell’olandese Rutger Zuydervelt, musicista con lo scopo di creare ambienti sonori in cui l’ascoltatore possa dimorare.La sua musica combina elementi di ambient, noise, minimalismo, drone, field recording ed esperimenti elettroacustici.
Non cessa la passione del musicista olandese per percussioni e batteria: già nel 2014 con DrumSolos (Backwards) aveva trasformato i suoni di batteria in forme più astratte, con With Drums, pubblicato da Esc.rec. il 16 marzo 2021, ha registrato con 40 musicisti suoni reali di batterie e percussioni dai quali ha elaborato 24 tracce, tutte brevissimi, con le quali mette a fuoco il potenziale espressivo della batteria.
Ogni traccia combina il lavoro di tre batteristi alla volta dando vita ad un album che risalta le infinite possibilità del rullante a seconda delle tensioni della pelle, suoni brevi e secchi quindi, o vibrazioni allungate e la moltitudine di modi per attaccare un piatto.
I brani prendono il nome dalle iniziali dei tre batteristi che hanno registrato le parti, la durata che difficilmente supera i due minuti, fa si che il disco, nonostante la mole di tracce, scorra fluido e si lasciascoltare facilmente.
In With Drums puoi trovare travolgenti momenti elettroacustici tanto quanto passaggi zen, esplosioni tumultuose e paesaggi sonori pacati. Campane, marimbe, sintetizzatori e frammentati elettronici si legano tra di loro per dar vita ad un album variegato che mette in mostra il carattere di ogni musicista che ha preso parte al progetto. Si passa così da piccole spore melodiche ad altre in cui viene fuori la componente metallica dello strumento.
With Drums è un lavoro ambizioso, da considerare nella sua complessità e non come tracce singole. Ogni brano è un mondo sonoro a sé, il disco necessita di ripetuti ascolti per coglierne tutte le sfumature. Un caleidoscopio sonoro nel quale il minimo comune denominatore è la componente ritmica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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