Maddalena Comunale Massaro tra lirismo e ricerca
“La bellezza intatta del mondo sta
nella visita,
nel viaggio,
nel dono”
Ispirato dai versi di Nazim Comunale, poeta, giornalista musicale e membro degli Iran, La religione degli insetti è un groviglio di parole e musica, trentacinque minuti tra suoni elettroacustici e narrazione, realizzati da Cristian Maddalena dell’e-cor ensemble (voce, elettronica) affiancato da Francesco Massaro (sassofono, clarinetto, elettronica) con il contributo di Giovanni Maier (contrabbasso), Giorgio Pacorig (pianoforte e Rhodes) ed Emanuele Parrini (violino e viola).
L’album, pubblicato il 21 aprile 2023 via Superpang, si presenta come una fitta rete di fiati e archi legati dall’elettronica, ne viene fuori una struttura spigolosa sulla quale si poggia l’intensa e serrata performance vocale di Maddalena.
Durante il corso de La religione degli insetti gli elementi prendono direzioni diverse per esplorare timbriche differenti: mentre i fiati di Massaro sono liberi di improvvisare, gli archi e le parti ritmiche ricamano una texture fitta di matrice jazz-elettroacustica, carica di tensione. La voce di Maddalena si poggia sull’impervio e irrequieto tappeto sonoro sperimentando costantemente con i toni, quello che ne ottiene è una performance vocale a metà tra teatro e poesia.
L’album è un flusso magmatico che lungo il suo corso accelera, rallenta, poi si gonfia fino a svuotarsi per far rifiatare l’ascoltatore. È in quel momento che tutto ricomincia daccapo: la voce si fa ansiogena mentre l’elettronica fa da collante tra le dissonanze e i suoni acustici, creando una struttura irrequieta tra lirismo e ricerca.
Considerare La religione degli insetti solo musica sarebbe riduttivo, l’album nasce dall’incontro, l’interazione e la cooperazione di personalità artistiche differenti in grado di far convivere mondi diversi (poesia, teatro e musica), implacabili improvvisazioni con solide strutture elettroacustiche. Quella di Maddalena Comunale Massaro è una vera e propria opera da ascoltare senza remore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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