Dolomite, il racconto della natura transitoria dell’ambiente
Giunge alla quinta uscita la serie Minerals di Maddalena Ghezzi. Pubblicato il 17 maggio 2024 per DēngYuè Records, Dolomite, realizzato in collaborazione con la bassista, cantante, compositrice e ambientalista Ruth Goller (International Anthem), è un lavoro che valorizza il legame delle due artiste con la montagna.
Nell’Ep il duo affronta temi legati al cambiamento climatico, alla natura e alla guarigione, raccontando la natura transitoria dell’ambiente dal punto di vista di una goccia che entrando nel ciclo dell’acqua assiste ogni volta ai cambiamenti nell’ambiente circostante.
Dolomite si apre con Jole, un brano incentrato sul connubio voce intima e basso. Le morbide linee vocali s’intrecciano con gli armonici del basso, suonato con un’accordatura non convenzionale utilizzata per creare melodie avvolgenti. La sinergia tra le due musiciste si trasforma in un fluido tappeto sonoro: il basso scorre impetuoso mentre le voci placano lo scorrere dello strumento tenendolo a bada magicamente.
Il singolo Flex and Float riprende il suono del Mar Mediterraneo registrato in Sicilia dalla Ghezzi. Mentre le due voci insieme si armonizzano diventando una sola, il basso s’increspa suonando quasi come un sintetizzatore. La seconda traccia è basata sul movimento e sui costanti cambiamenti dell’acqua. Goller e Ghezzi hanno posto la propria attenzione sulle priorità della nostra società e sul come l’accumulo di ricchezze sembri spesso essere la preoccupazione principale dell’umanità invece che l’equilibrio con la natura.
Chiude l’Ep Volo, una traccia corale che si poggia su un tappeto ambientale ottenuto dalle registrazioni di un temporale in Val di Dona e una disastrosa grandinata a Milano.
Scritto in inglese, italiano, ladino e tedesco, Dolomite nasce dalla connessione tra suoni e linguaggi diversi; un lavoro che ancora una volta mette in mostra la duttilità della Ghezzi sempre incline alla sperimentazione, attenta al tema del cambiamento climatico, ma soprattutto ispirata da sentimenti che la legano alla natura.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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