Mana l’alieno
L’ex Vaghe Stelle Daniele Mana ha pubblicato il suo nuovo LP, Seven Steps Behind, il 5 aprile 2019 su Hyperdub, confermando il rapporto con l’etichetta londinese di proprietà di Steve Goodman in arte Kode9.
“La sua musica ha catturato un virus alieno e ha iniziato ad avere allucinazioni” così viene introdotto il nuovo lavoro di Mana, un mondo musicale che non suona sempre elettronico. L’album infatti è stato realizzato per suonare come pianoforti, clavicembali, violoncelli e flauti preparati. Altre volte, gli strumenti acustici campionati e le sessioni registrate sono state appositamente elaborate tramite software e attente modifiche.
Myopia For the Future suona come un carillon futuristico impazzito: glitch e stratificazioni di suoni dal footwork al tribalismo convivono in un equilibrio inquietante.
Yendry dei Materianera presta la sua voce per Talking : Choking. Mana la rende irriconoscibile in questa produzione post-dubstep nella quale esplora robotica e minimalismo.
Il rumore di un orologio scandisce il tempo in A Note To The Limits, cupa, glaciale, dai suoni rarefatti e metallici tanto cari al musicista torinese. Le percussioni sembrano create con una kalimba dai suoni modificati tali da renderli simili ad un sintetizzatore.
Leverage For Survival che si apre con echi neo-classici, è una lotta tra l’uomo e la macchina, suoni abrasivi e una melodia straziante con le dissonanze a dare un tono metallico. Solo è il primo singolo dell’LP in cui la strumentazione analogica si intreccia con nuove sperimentazioni elettroniche, synth modulari e sequencer ma con un approccio classico. Tre minuti onirici costruiti su più livelli dove Daniele registra la sua voce decisamente modificata.
La title track è l’ultima delle dodici tracce del disco. Arriva così in chiusura uno scenario post industriale contaminato dal jazz come se gli Zu incontrassero in una jam lisergica Chet Baker.
Seven Steps Behind suona minimalista, dark jazz e come musica da camera allo stesso tempo, con Mana che ad ogni nuova produzione si spinge oltre, stavolta diventando un alieno della scena.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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