Manja Ristic: un messaggio per l’ambiente mediterraneo dimenticato
Manja Ristic nata nel 1979 a Belgrado, è un’artista multimediale dal background classico: compositrice e violinista, performer di improvvisazione, sound designer; un talento puro impegnato nel campo dell’elettroacustica e nella ricerca interdisciplinare relativa al suono.
La sua immensa discografia spazia tra musica da camera, improvvisazione musicale e drone music fino a giungere con l’ultimo lavoro, Him, fast sleeping, soon he found In labyrinth of many a round, self-rolled a paesaggi sonori idilliaci realizzati con droni e field recording con i quali la Ristic vuole porre l’attenzione verso l’ambiente mediterraneo in via di estinzione.
Ispirato a una delle cinquanta illustrazioni di Gustave Doré del Paradise Lost di John Milton, Him, fast sleeping, soon he found In labyrinth of many a round, self-rolled è uscito il 12 luglio per l’etichetta slovacca Mappa ed è composto da cinque inquietanti interventi sonori frutto dell’espressione concettuale della Ristic.
I paesaggi sonori del disco si presentano come stati caotici pregni di ansia come succede nella prima traccia Muhe, un eterno ronzio in costante mutamento. Da uno studio sulle dinamiche delle frequenze Ristic ottiene un ambiente modellato tra vivide risonanze e costanti pause in un alternarsi di vuoti e pieni.
In Kitovi i field recording dei versi delle balene convergono verso una avvolgente trama ambient-drone: un silente fluire di basse frequenze, sussurri e fruscii immergono l’ascoltatore in una dimensione subacquea spettrale.
Il momento più inquietante del disco arriva con Jarbol, un incessante suono di una corda che batte su un palo di metallo mentre il vento soffia senza sosta. Una trama elettroacustica che si tinge di pessimismo, basata sul linguaggio dell’improvvisazione e sulla manipolazione delle frequenze.
Materiale complesso e raffinato quello di Him, fast sleeping, soon he found In labyrinth of many a round, self-rolled, il messaggio per l’ambiente di Manja Ristic offre all’ascoltatore spiragli di speranza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti