Oscuras Flores: un ponte con la musica araba
Il progetto Mansur, nato nel 2019, è un significativo ponte fra musica occidentale ed orientale: all’elettronica di Jason Kohnen e alla voce angelica di Martina Horvath si aggiunge il prezioso contributo di Dimitry El Demerdashi all’oud, cordofono simile ad un liuto a manico corto tipico della tradizione araba.
L’album di debutto, Karma (2020), aveva lasciato intravedere diverse idee interessanti ma il risultato finale era apparso a metà, come se non tutti gli elementi fossero a fuoco. Dunque, il compito di Oscuras Flores, in uscita il 24 giugno 2022 per Denovali, era proprio quello di dare al progetto una spinta decisiva tale da poter amalgamare in modo più convincente il sound.
E in questo senso viene in aiuto una presenza decisamente più massiccia dell’oud, protagonista indiscusso del disco, come si evince sin dalla copertina, sulla quale spicca in primo piano. Certo, la componente elettronica rimane di prim’ordine, ma è la fascinazione per il jazz arabo a prendere il sopravvento negli otto brani del disco.
E infatti l’album, ispirato da una poesia di Garcia Lorca e presentato come un inno alla natura, si apre con Ritua, un dialogo a due tra l’oud e i vocalizzi della Horvath. Già dal brano successivo, Salome, il ruolo dell’elettronica e del contrabbasso iniziano ad emergere ma è nelle tessiture e negli intrecci dell’oud che la musica prende forma.
Non mancano momenti di diversa ispirazione, come il tuffo nell’ambient di Portal o la litania disperata di Lament, o episodi in cui si uniscono alla perfezione tutti gli elementi in gioco, come il viaggio di Relics direzione Oriente fra clapping, voci mistiche e soli di oud, impreziosito da echi sotterranei IDM.
Oscuras Flores non è quel netto passo in avanti rispetto a Karma che si sperava, ma allo stesso tempo mostra quanto lo stile dei Mansur sia decisamente più definito e coerente. In tutti i brani del disco si respira un filo conduttore e, nonostante una certa ridondanza nella seconda parte, la strada sembra essere ben tracciata per il futuro.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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