L’odissea psico-sonora di Marco Pianges
Nuovo capitolo in casa UKhan Records: Marco Piages firma la terza uscita per la Netlabel catanese.
Somewhere è il nuovo Ep del compositore siciliano che riprende il concetto di “deriva” psicogeografica, definita dal situazionismo di Guy Debord, riproponendola in un viaggio sonoro tra luoghi mai visti.
Laureato in “Musica Elettronica” presso il Conservatorio di Trapani, Marco Piages, sulla scena dal 2008, rilascia 5 nuove tracce tra sinusoidi, suoni concreti e fieldrecordings che incarnano la rappresentazione di paesaggi post-umani tra ruderi di guerre passate e spazi desertificati da future catastrofi.
In apertura con Lena River Pianges lavora con le onde a dente di sega per creare un tessuto di droni frastagliato e cupo. Ne scaturisce un flusso sonoro in continuo divenire dai clangori infernali che accompagnano l’ascoltatore nell’esplorazione di luoghi remoti.
Segue Naran nella quale l’elemento umano è un lontano ricordo. Una traccia dark ambient tra inquietanti campioni vocali e aspre linee di sintetizzatori al fine di dare forma ad una composizione minacciosa e nerissima in grado di annichilire l’ascoltatore.
Ci avventuriamo nei territori della musica elettroacustica con Negev Desert: un sound corrosivo che dialoga con il silenzio, il risultato è una traccia di elettricità statica intervallata da glitch digitali che danno dinamicità al tutto.
L’Ep si conclude con Was War, un brano ricco di tensione che affida alla sintesi granulare la narrazione di un episodio post-industriale. Riemerge così la componente apocalittica, suoni metallici ed una ritmica lenta ma ossessiva che avvolgono l’ascoltatore in un’atmosfera plumbea. Si chiude con attriti sinistri ed opprimenti l’esperienza di ascolto accattivante ed immersiva quella proposta da Marco Piages con Somewhere.
L’Ep mette in musica un’odissea psico-sonora in grado di far intraprendere un viaggio costruttivo all’ascoltatore in luoghi remoti attraverso svariati ambienti, ognuno dei quali ricco di dettagli e particolari che Piages ha saputo costruire ad hoc.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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