Black Dahlia: un’odissea sonora nel cuore della distopia
Pubblicato da Affin, Black Dahlia è il nuovo album di Markus Guentner, un’opera che incarna l’essenza di un viaggio sensoriale nel cuore pulsante della profonda e strutturata drone ambient del musicista originario di Ratisbona (Germania).
Ispirato dalla potente carta Black Dahlia del celebre gioco di carte Netrunner, il disco riflette una profonda connessione con le atmosfere distopiche del romanzo iconico Neuromancer di William Gibson.
Qui, Guentner riesce a fondere con maestria le sonorità elettroniche con un racconto musicale che esplora le complessità dell’umanità nell’era della tecnologia.
Ritmi pulsanti, melodie ammalianti e atmosfere eteree si intrecciano sin dalle prime note di Shattered Remains. In sette minuti, la potenza della traccia cresce gradualmente, non attraverso un aumento assordante e intimidatorio del volume, ma con un abile incremento della densità e dell’intensità sonora.
I droni usati da Guentner si prestano in modo eccellente a riflettere l’abrasione del tempo. I suoi toni estesi evocano una sensazione di permanenza, mentre il degrado tonale segna il processo di disintegrazione, come illustrato dalla traccia System Seizure.
Midnight Sun si presenta come un etereo monolite che incorpora strutture oscillanti, estendendosi in primo piano e formando una serie di strati che offrono un periodo di tregua irrequieta.
L’album si chiude con The Turning Wheel, una traccia quasi liberatoria caratterizzata da toni ariosi, che mette in evidenza la potenza viscerale della musica di Markus Guentner. In essa, complesse strutture sono attraversate da sibili ribollenti e distorsioni, creando un’atmosfera avvolgente e intensa.
Con Black Dahlia, Markus Guentner ci invita a immergerci in un universo sonoro avvolto da mistero e introspezione. Questa raccolta di elettronica sperimentale e paesaggi ambientali cupi si presenta come un viaggio attraverso le ombre del corpo e della mente, un’odissea che ricorda i luoghi oscuri e opprimenti di un futuro distopico.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
