Martino Adriani: un uomo dalle mille parole
Respiro a stento
Martino Adriani ha presentato a metà gennaio di quest’anno il suo secondo album, dopo un paio di anni da Agrodolce – racconti d’amore fra fegato e cuore, e imperterrito continua ad indagare, con ironia e sonorità indie, nelle trame oscure di questo benedetto amore.
È la volta di È in arrivo la tempesta, uscito per la Alka Record Label, un disco composto da nove brani delicati, orecchiabili ed estremamente interessanti.
Scrivere un buon testo è vezzo di pochi al momento, nel panorama della musica italiana, che tanto può vantarsi, per cultura e peculiarità decantate, di conoscere bene l’uso delle parole.
Partiamo da qui, infatti, per descrivere il lavoro di Martino Adriani, che di certo ne fa un caposaldo. Le sue ballate hanno un sapore adatto a tutte le stagioni, un po’ anche a più persone, legate dal desiderio comune di capirci qualcosa di sé stessi, delle relazioni, dell’imperturbabile gioco-non gioco in cui ci infiliamo tutte le volte in cui pensiamo di esserci innamorati.
Da Ariel, singolo di apertura dell’album, a Per mezz’ora del tuo sguardo, passando per Sorrisi, il cantautore cilentano ci regala piccole poesie tanto semplici, quanto complesse. Sono dedicate sempre a qualcuno, pare non alla stessa persona, Lulù, Ilenia e anche Paolo Conte che, in questo disco, rimane nello stereo, chiuso in un pezzo ironico e brillante, sicuramente il mio preferito.
Un lavoro introspettivo, rime precise e chitarre distorte, una voce pulita e molto dolce. Uno stile, quello di Martino Adriani, che si sposa perfettamente con i tempi che corrono, ma che, fortunatamente, si è nutrito di uno studio intenso, non solo delle emozioni.
Insomma, un mix perfetto tra ieri e domani, caratteristica che potrà farlo durare a lungo e non farlo sparire sotto l’onda del nuovo tormentone di Instagram. Chi sceglie le parole, ha per forza una marcia in più.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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