Una nuova direzione per Masayoshi Fujita
Il maestro del vibrafono Masayoshi Fujita torna a quattro anni di distanza da Book of Life con Bird Ambience con il quale il musicista giapponese allarga i suoi orizzonti per ottenere una gamma sonora più ampia grazie all’uso della marimba.
Il nuovo album pubblicato il 28 maggio da Erased Tapes segna una svolta nella carriera dell’artista: per la prima volta unisce elementi elettronici a quelli acustici partendo dall’improvvisazione con la marimba che crea un effetto rilassante ad ogni traccia.
In Bird Ambience emerge lo stile personale di Fujita nel quale la barimba viene intrecciata con gli interventi operistici di Hatis Noit e le ritmiche jazz creando un altalenante percorso tra momenti di quiete ed altri totalmente cacofonici
La title track apre le porte ad un mondo onirico fatto d’improvvisazione, lente progressioni di marimba trovano supporto in una ritmica scomposta dal sapore noise che va in contrasto con i suoni morbidi e con la voce angelica della Noit. La successiva Thunder vede Fujita filtrare la marimba attraverso effetti elettronici per creare un mondo sognante. Pulsazioni elettroniche pervadono la traccia riportando l’ascoltatore a contatto con la realtà. In Gaia i suoni atonali vengono dilatati fondendoli con le percussioni elettroniche e i campioni vocali per creare una sorprendente traccia dub.
Morocco nasce da un dialogo tra la marimba e il vibrafono, il passato e il futuro di Fujita. I due strumenti s’intrecciano creando morbide linee melodiche fino a far svanire la tensione delle tracce precedenti. Nord Ambient è un flusso ambient delicate e dai toni mistici con il quale Fujita dà forma ad un momento rilassante e introspettivo. Una batteria jazz funge da impalcatura per il tappeto sonoro di Stellar. Un landscape dal minimalismo estatico e dall’ammaliante bellezza decisamente più orientato verso l’elettronica, un brano che suona alla Portico Quartet.
Bird Ambience segna una nuova direzione per Masayoshi Fujita che sfruttando le potenzialità della marimba e dell’elettronica apre le porte a nuove influenze.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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