Un viaggio nelle interconnessioni sonore di Massimiliano Viel
Massimiliano Viel è un musicista di grande esperienza e talento. Ha costruito un curriculum impressionante, lavorando come compositore, tastierista, ricercatore e sound designer. Ha collaborato con ensemble, orchestre e teatri, oltre a lavorare con illustri compositori come Karlheinz Stockhausen e Luciano Berio. Inoltre, Viel ha scritto libri e articoli su temi legati alla teoria musicale, ai sound studies e alla pedagogia musicale, contribuendo in modo significativo al panorama musicale contemporaneo.
Cluster, il suo nuovo album pubblicato da Elli Records, è un’opera che si compone di due tracce. La prima, Cluster (per Demetrio Stratos), presenta la voce di Demetrio Stratos moltiplicata per ben dodici strati sonori. La seconda traccia, Crossing, è interamente realizzata con il sintetizzatore LepLoop, un sintetizzatore analogico realizzato a mano. Questo brano invita l’ascoltatore a immergersi in un’ambientazione che evoca un ammasso globulare di stelle, in cui suoni e melodie si intrecciano e dialogano tra loro.
Analizziamo nel dettaglio le due composizioni. In Cluster (per Demetrio Stratos), l’autore ha voluto moltiplicare la voce di Stratos, trasformandola in strumenti o rendendola quasi irriconoscibile attraverso l’elaborazione elettronica. Ne risulta una composizione dalla geometria spigolosa, con Viel impegnato a creare una sottostruttura di segni e ritmi. La voce, attraverso una serie di effetti, si trasforma in impulsi percussivi elettrificati, che sfrigolano e scoppiettano, aggiungendo una tattilità e una presenza elettrizzante alla produzione.
A seguire, Crossing esplora il concetto di polifonia “affollata”, in cui la densità dei diversi strati rende difficile distinguere le singole parti, pur mantenendosi distinta da un semplice sciame statistico o gestaltico. Ogni segnale trova risposta in un altro dando forma a texture profonde e punteggiature digitali dall’aspetto di un’installazione sonora. Questa complessità sonora invita l’ascoltatore a immergersi in un’esperienza musicale ricca e stratificata, in cui le interazioni tra le voci creano un tessuto sonoro unico e affascinante, pur conservando una propria coerenza e identità.
Massimiliano Viel ha realizzato un’opera straordinaria e affascinante che fonde magistralmente l’aspetto più ritmico della sua musica con la componente strutturata, evidenziata nelle due registrazioni dell’album. Questo nuovo lavoro mette in luce la sua versatilità artistica e la profondità espressiva, regalando un’esperienza sonora unica e coinvolgente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.