Il viaggio di Massimo Pupillo
“Una riconnessione a qualcosa di essenziale, che germoglia e prende vita, è un ritorno sulla via di casa e sul fondamento della mia esistenza” è così che Massimo Farjon Pupillo (già bassista degli Zu e degli Ardecore) introduce il suo disco solista.
OltRaw08 è uscito in digitale e cassetta il 16 aprile 2019 per l’etichetta fiorentina Oltrarno Recordings e si compone di una traccia sul lato A della cassetta e due sul lato B per un totale di poco meno di quaranta minuti di musica che ci danno l’opportunità di espanderci nell’atmosfera terrestre. C’è un desiderio di ricerca, un’apertura verso mondi sconosciuti da parte di Massimo che ha registrato e missato il disco presso il Blind Sun di Bologna.
La prima traccia, The Great Archetypical Figure Nested Inside The Catastrophe Of Your Life, frutto della collaborazione con Stefano Pilia, si apre con un tappeto ambient drone, il loop iniziale di rumore bianco ha qualcosa di mistico come se la traccia volesse aiutarci a mettersi in comunicazione col proprio io interiore. I campioni iniziali utilizzati da Pupillo sono tratti da Correspondances del compositore francese Henri Dutilleux. Man mano che i rumori cosmici e i synth si intensificano, si aggiunge alla traccia una ritmica tribale appena accennata che le conferisce una dimensione celestiale. Sul finale i synth vanno sfumando e lasciano spazio alla ritmica e ai field recordings, come se l’inserimento di questi elementi volesse sottolineare la conclusione di un rito.
Il lato B vede It’s Like A Mustard Seed But When It Falls Becomes A Shelter For All The Birds In The Sky mostrare il lato più cupo ed elettronico di Massimo Pupillo. La suite s’increspa nella prima parte dove I droni leggeri la fanno da padrone, mentre nella seconda parte della traccia viene fuori tutta la sacralità della composizione con un taglio cinematografico che le viene dato da un suono pieno.
A chiudere OltRaw08 ci pensa una metafisica cover del classico All The Pretty Little Horses co-prodotto da Stefano Pilia, che si discosta leggermente dalle altre due tracce di questo lavoro. Ha un sapore industriale fortemente tinteggiato di nero; la canzone scritta per far addormentare un bambino diventa aspra, quasi triste con i synth che si induriscono sul finale spezzettando il suono.
OltRaw08 è un lavoro complesso con una cura estrema per i suoni, è inutile ribadire la bravura di Massimo Pupillo, negli anni e con tutti i suoi progetti abbiamo imparato a conoscerlo, ma quello che sorprende è la sua capacità di cimentarsi con lavori sempre differenti tali da stupire l’ascoltatore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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