Una nuova direzione per Mattia Cupelli
Mattia Cupelli è un compositore e produttore dedito ad un mix di elettronica e neoclassica carico di pathos ed emotività. Dopo una serie di diversi Ep, nel 2018 arriva il suo primo album, After The Rain, un omaggio al pianoforte. Nello stesso anno pubblica Affected con il quale contamina la sua musica con l’ambient.
A distanza di tre anni, Cupelli ha composto Ruins. Il nuovo lavoro è la somma delle sue esperienze precedenti. Ne scaturisce un Lp profondamente intimo tra neoclassica ed elettronica dal carattere cinematografico.
Ruins segna per Cupelli l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera che lo vede intraprendere una nuova direzione artistica: gli strumenti tradizionali si fondono con quelli analogici dando una nuova veste alla sua musica. È il caso di Monolith, una traccia dark ambient che ben rappresenta il cambiamento di Cupelli: tra flauti giapponesi e densi droni atmosferici si delinea il primo brano dell’album, tra tradizione e modernità.
Non mancano momenti vivaci come Egeria: la seconda traccia è avvolta da un’atmosfera rarefatta all’insegna delle scoppiettanti pulsazioni elettroniche che ben si sposano con le influenze new agetrapelate attraverso i suoni degli strumenti tradizionali.
Con Irise Cinder il pianoforte torna ad essere il vero protagonista e lo fa con arpeggi morbidi, melodie sognanti per la prima, malinconia per la seconda. Due brani neoclassici che sembrano la faccia opposta della stessa medaglia in un gioco di luci ed ombre.
In Cereyneian Hind viene fuori l’influenza di Nils Frahm, una svolta misticheggiante con il piano utilizzato per la parte ritmica e l’armonica a definire la linea melodica del brano.La titletrack è un canto tribale dal carattere esoterico: cupi droni s’incastrano dando vita ad un’atmosfera rarefatta carica di tensione pervasa da scoppiettanti pulsazioni metalliche. Il momento più devastante di tutto l’album.
Ruins ispirato alla mitologia greca e al concetto del tempo è un lavoro destinato a restare negli anni. Mattia Cupelli arricchisce la sua tavolozza sonora con nuove influenze che rendono la sua musica ancora più accattivante.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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