Mattia Vlad Morleo: per non dimenticare
Drawing the Holocaust – Disegni dall’Olocausto è un documentario firmato da Massimo Vincenzi che si pone l’obiettivo di raccontare gli avvenimenti nei campi di concentramento e di sterminio nazisti aperti in tutta Europa attraverso i disegni degli artisti internati, politici ed ebrei.
La colonna sonora è stata affidata al giovane compositore Mattia Vlad Morleo che a soli 17 anni aveva già collaborato con Vincenzi per le musiche di Fossoli – Anticamera per l’Inferno.
Drawing The Holocaust – Original Motion Picture Soundtrack pubblicato il 28 gennaio 2022 tramite Believe Music Italy, racconta la fragilità umana attraverso dettagli che rivelano l’intima riluttanzadelle circostanze; cinque brani per pianoforte ed archi dal forte impatto emotivo.
Diciassette minuti di musica classica contemporanea dal forte carattere descrittivo, in grado di dare voce ad immagini struggenti, cariche di tragicità.
L’album si apre con Drawing Theme: atmosfere malinconiche e struggenti disegnate dagli archi, una melodia che si ripete fino ad ottenere un vortice armonico dalle timbriche aspre e drammatiche. A seguire si cambia prospettiva con Name Memories, un brano per piano solo dalla sublime morbidezza, ritmo lento ed un inizio classico rotto sul finale da una chiusa polifonica moderna suggestiva.
Con Stolen Pictures Morleo dà spazio al romanticismo con una composizione minimalista in grado di evidenziare il lato umano del musicista pugliese. Le progressioni del brano ricamano una melodia semplice ma dal pathos portato all’estremo. L’ultima traccia, Neeno, torna ad essere pervasa di malinconia, un dialogo tra pianoforte ed archi all’insegna della musica classica contemporanea.
Drawing The Holocaust non è semplicemente una musica di accompagnamento per il documentario, ma un lavoro in grado di coinvolgere costantemente lo spettatore che, traghettato nel susseguirsi difotogrammi e suoni, raggiunge i lidi di una più ampia visione e conoscenza della storia,sviluppando un sentire empatico e attivo .
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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