Il duo che suona come un’orchestra
In uscita il 17 aprile per Kapitän Platte, Marseille è il nuovo album dei Meanwhile Project Ltd, duo teutonico composto da Marcell Birreck e Marcus Adam. “Due cuori e una capanna” è la frase giusta per riassumere la storia del duo di Colonia che, dopo aver suonato per 20 anni nei Lunatic Skydance, decide di produrre in proprio.
Nel 2012 esordiscono con The Judas Hole e dopo un silenzio durato otto anni fatto di live e registrazioni danno alla luce il loro secondo lavoro discografico. L’album è supportato nella composizione musicale da molti componenti della Cologne Jazz Orchestra che contribuiscono a rendere il disco particolarmente pregno di contaminazioni. Dieci tracce dalle mille sfaccettature in cui riescono ad esibire la loro, settoriale ma superba, esperienza.
Marseille é la prima e omonima traccia del disco: l’intro quasi solenne con il parlato sulle note electro addolcite dalle tastiere ci accompagnano nel universo strumentale del duo. Nella complessità compositiva si scorge la bellissima contrapposizione tra il basso, lento e grave, e il veloce e stridulo mandolino. La seconda parte del brano si apre con i suoni dell’arpa. Tromba, batteria e basso coesistono con le molteplici voci del coro. Strumenti e cantori suonano all’unisono in una delle migliori tracce del disco, sia dal punto di vista metrico che compositivo.
Emigrant è una tra le più evocative delle dieci canzoni di Marseille. La voce maschile e profonda è un mix tra quella di Tom Smith degli Editors ed Eddie Vedder. Il brano scivola sulle note di un caldo arpeggio che s’intreccia magistralmente nella parte finale con i fiati creando un atmosfera eterea e sognante. Spiccatamente Bowiana, Ghost with a Toy, la traccia finale si apre con un intro di synth e batteria elettronica prima di spingere con la batteria e la chitarra sull’acceleratore. La voce si carica di pathos con un finale completamente strumentale tutto in crescendo.
Un lavoro da 5 stelle. Particolarmente orecchiabile senza mai risultare banale e ripetitivo. Innovazione e tradizione si un uniscono in un disco intrinsecamente laborioso.
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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