Menhir: il potere delle rocce
Menhir è un collettivo spagnolo formato dalla visualartist Coco Moya e dal musicista Iván Cebrián. La loro ricerca è incentrata sulla nozione di territorio speculativo e stati di coscienza, attraverso installazioni sonore, performance, rituali, video o pubblicazioni, e nasce con l’intento di trasformare le relazioni tra lo spazio, le persone e tutti i tipi di forze che lo attraversano.
Con Geomantic Works pubblicato il 22 aprile, il duo approda su Piano and Coffee Records. L’album è composto da sette paesaggi sonori dedicati a più spazi o rocce che si muovono tra l’ambiente free-psych. Un suono primordiale partorito dalla terra forma ipnotici mantra elettronici, attraverso l’uso delle ripetizioni e di sonorità dilatate il duo dà la propria interpretazione sonora del genius loci, cercando nella musica di attribuire qualità divina o soprannaturale a oggetti, luoghi o esseri materiali.
In apertura Overflow parte con dei droni leggeri che si stratificano formando una intensa coltre di suoni materici. Un ermetismo sonoro sviluppato lungo una narrazione solenne intervallata da impulsi elettronici che si evolvono in arpeggi sinestetici creano movimento in un flusso estatico ed immaginifico.
Nel Punto de encaje il suono vivace dei modulari è affiancato dall’ingresso della voce, insieme formano una musica trance tutta in divenire. Un’unica visione fluida guidata da Coco Moya che si presta a diventare la sciamana di un rituale ancestrale.
Uno al otro ripropone la formula fatta di ripetizioni e parti vocali intrecciate delicatamente per ottenere un mantra morbido ed avvolgente dal leggero effetto allucinogeno grazie alle progressioni regolare dei sintetizzatori.
Viaje a mì mette in risalto il lato più cristallino della musica dei Menhir, un tappeto ambient riempito da suggestioni sonore e dalla voce di Coco ottenendo un sound fisico e denso.
Un buon lavoro per i Menhir, Geomantic Works dimostra la notevole qualità compositiva del duo con il suono che dialoga con lo spazio ricavando da questa ricerca sonora una musica accessibile e piacevole.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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