MENK’: la forza dell’amicizia
A tre anni dall’uscita dello split Tierra / Maree, Xabier Iriondo e Franz Valente condividono un nuovo progetto musicale all’insegna dell’amicizia.
MENK’ che in lingua armena significa “noi”, nasce con l’obiettivo di rompere gli schemi, travalicando le barriere tra la musica sludge/doom e l’avanguardia elettroacustica.
L’album omonimo è uscito il 27 ottobre tramite Overdrive, Dischi Soviet, Wallace e Dio Drone ed è composto da otto tracce registrate il 12marzo del 2023 all’interno della chiesa armena della Villa Albrizzi sita a San Zenone degli Ezzelini.
Menk’ si muove lentamente tra silenzi e rumore, manipolazioni dei suoni e strumenti a corda in un susseguirsi di alternanze dinamiche che rendono questa musica senza tempo.
Quello del duo è un mondo sonoro che attinge da ogni dove, Vento Orientale per esempio è il prodotto della relazione tra musica e scena, riscontrabile nel dinamismo del teatro kabuki. Gli strumenti a corda tracciano la rotta da seguire in un gioco performativo di timbri e colori. Il suono dello strumento acustico viene decontestualizzato dal suo uso “classico” alterandolo grazie alla combinazione di percussioni elettroacustiche e rumori.
Le percussioni metalliche sono le protagoniste di Corpus: frammenti rumorosi e pulsazioni ritmiche s’incastrano perfettamente in una trama granulosa costellata da improvvisi silenzi che contribuiscono a creare un forte senso di inquietudine.
Si prosegue con l’ossessiva Fuoco Immortale, una narrazione più articolata che vede i due musicisti impegnati tra ipnotiche progressioni di chitarra accompagnate da droni vibranti. Un suono materico e abrasivo si combina con interventi vocali strutturando un racconto articolato in continua evoluzione.
Esplosioni luminose è incentrata sull’uso dei piatti in relazione con il rigore delle pause. Ne scaturisce una composizione fluida, che trova nelle variazioni timbriche un alone di mistero tanto da accentuare l’atmosfera spettrale della composizione.
L’attitudine del duo sta nel catturare in Menk’ il potenziale che scaturisce da sonorità inusuali attraverso un caleidoscopio di timbri e colori, silenzi e rumori, con l’intento di superare futili categorizzazioni.
Un album ben costruito da due musicisti che non hanno bisogno di presentazioni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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