Cluster I: vita e musica secondo i Mioclono.
C’è tanta vita in Cluster I, in uscita il 17 febbraio 2023 per Hivern Discs. Innanzitutto è la storia di un’amicizia: Oriol Riverola, meglio noto come John Talabot, e Arnau Obiols, aka Velmondo, che dal 2016 si riuniscono alla fine di ogni anno per registrare musica e dare libero spazio alla propria creatività. E, dopo tanto tempo, decidono finalmente di far uscire in questo debutto il meglio di quanto seminato e raccolto negli Angel Sound Studios di Barcellona.
Ma soprattutto è il racconto di ciò che lega i due musicisti, oltre la provenienza geografica (entrambi catalani): l’epilessia. Mioclono, il nome del loro progetto, è il termine che in spagnolo (ed anche in italiano) indica la breve contrazione di un muscolo o di un gruppo di muscoli.
Anche solo analizzando le notizie extra-musicali è possibile intravedere la loro storia, ma sono necessari gli otto brani del disco per coglierne tutte le sfaccettature. A saltare immediatamente all’orecchio è la totale fusione del background di entrambi ed i primi due pezzi ne sono un esempio lampante.
Se in Blue Skies gli echi dei ritmi baleari tanto cari a Talabot escono fuori legandosi ad alchimie ambient, nella seguente Myoclonic Sequences è proprio quell’ambient tribale firmata Velmondo a ricamare suoni provenienti da una terra lontana.
La lunga Fog and Fire è un particolare incontro fra Jon Hassell e Nicolas Jaar, mentre echi 808 State permeano il trip in evoluzione di Acid Rain. Menzione necessaria per Disobedience, intrisa dal misticismo delle parole tratte da un’opera dell’esoterista Aleister Crowley.
Cluster I è un album che racconta tanto pur utilizzando di rado la parola. Il duo Mioclono mostra un’affinità musicale ed umana pressoché perfetta e il risultato di questo scambio d’idee è un’opera dall’alta intensità nonostante la durata considerevole, forse l’unico piccolo difetto di un lavoro che, se fosse stato leggermente tagliato dalla sua durata di circa un’ora e venti minuti, sarebbe stato fra i papabili album dell’anno.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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