La musica sintetizzata dei MIRA 新伝統
A tre anni dall’Ep di debutto Torque, torna il duo formato da Honami Higuchi e Raphael Leray con un nuovo Ep intitolato Noumenal Eggs, pubblicato per Subtext.
Nella musica dei MIRA 新伝統 viene raccontata una realtà post-umana fatta di distopie scintillanti e fantasie cyberpunk, usando principalmente la sintesi FM e wavetable per generare momenti angoscianti e ansiogeni.
In apertura dell’Ep Hosting of Inorganic Demon è una traccia instabile che attinge l’immaginario strano e inquietante da Cyclonopedia del filosofo iraniano Reza Negarestani, capostipite della theory fiction, che mescola generi come il saggio scientifico e il racconto horror, le discipline esoteriche e l’ecologia. Un episodio allucinante con urla gutturali di Honami che risuonano su una struttura formata da onde sinusoidali modulate ed alterate per creare una sensazione di frattura spazio-temporale.
A seguire Disembodiment prende le atmosfere della prima traccia estremizzandole, un ipnotico oggetto spaziale che fluttua nel vuoto continuando costantemente a mutare.Glitch e synth inducono a momenti di euforia intervallati da altri angoscianti che trasportano l’ascoltatore in un viaggio dalla destinazione sconosciuta. La title track è caratterizzata da variazioni sottili che producono un impatto travolgente: una delicata progressione di melodie ripetitive insieme ad una voce sinistra e tremolante risuonano inquietanti con l’intervento di pulsazioni metalliche a dare dinamismo al brano.
Un suono frammentato e barcollante accompagna Howling Machines, una produzione in grado di mettere in luce la capacità del duo di trasformare grappoli sintetici e rimbombanti in melodie.L’Ep si conclude con il remix di Disembodiment firmato da Ziúr, una composizione dura dai suoni metallici, una scultura hi-tech tutt’altro che morbida.
Un lavoro fluido dalla vena aliena ed astratta pervaso da sonorità analogiche soffocanti. Noumenal Eggs è la visione personale dei MIRA 新伝統 della nostra società attuale, un Ep fresco e contemporaneo che si lascia ascoltare piacevolmente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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