Mizookstra: musica fuori dagli schemi
Il produttore e musicista Mario Conte e il sassofonista Simone Garino uniscono le forze nel nuovo progetto chiamato Mizookstra, un concentrato di free jazz e musica elettronica nato dal rifiuto di schemi fissi e strutture formali, una proposta sonora allo stesso tempo intellettuale e popolare. Con questo scopo prende forma Also Sprach Mizookstra, il primo album del duo, pubblicato il primo luglio 2022 per Sangue Disken.
Le otto tracce del disco sono pensate per una performance dal vivo, ossia sono composizioni astratte nelle quali i suoni degli strumenti a fiato sono rielaborati, campionati e filtrati in tempo reale in un costante flusso in equilibrio tra dimensione acustica ed elettrica.
SESSION#8_pt2 è un tappeto di droni elettronici e frammenti pulsanti nei quali si aprono crepe generate dai toni profondi del sassofono. Un flusso magmatico basato su pattern ritmici e sul fraseggio oscuro del sax, un fraseggio che in SESSION#6 impazzisce totalmente andando di pari passo con le modulazioni elettroniche. Un’oscura montagna di suono attraversata da una costante tensione elettrica che sfocia in un noise controllato composto da suoni gracchianti e aggressivi. Un isterico sax dialoga con un beat metallico per una traccia che risente delle influenze di Peter Brotzmann, Zu e Dalek.
In SESSION#2 Conte e Garino lavorano su una materia sonora avvolgente: un drone atmosferico viene utilizzato come tappeto sul quale si poggiano i prepotenti assalti del sassofono, una traccia dal sapore psichedelico accentuato dalla ritmica ossessiva.
Piccoli rintocchi acustici scandiscono lo scorrere di SESSION#4 intarsiata dai caldi ed eleganti interventi jazz del sassofono. Conte plasma una texture mistica che combinata con le incursioni timbriche del sassofono si trasforma in una elaborata traccia dalla facile presa mentale.
In conclusione Also Sprach Mizookstra è un lavoro interessante che va oltre gli schemi e i generi prestabiliti, ben curato nei minimi dettagli.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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