MJ Guider ed il sapor industrial-acido (alla ciliegia!)
Il secondo album di MJ Guider, nickname che sta per Melissa Guion, è stato rilasciato nuovamente per l’etichetta indipendente statunitense Kranky ed uscito il 18 settembre 2020.
Il secondo lavoro della Guion conserva l’immagine del suo debutto full-lenght Precious Systems del 2016 che la stessa ha portato live sino all’anno scorso in una formazione trio.
Ciò nonostante la composizione di Sour Cherry Bell appare coi lineamenti più sfumati e più scuri, incorniciati tuttavia da ritmi precipuamente meccanici e dal sapore industriale attraverso una drum-machine, basso, synth ed una miriade di effetti dai toni più variabili e fantasiosi.
MJ Guider è una compositrice in attività dal 2014 e basata a New Orleans, il suo primissimo debutto è costituito da Green Plastic, un Ep rilasciato in cassette limitate rilasciato da Constellation Tatsu.
L’artista ha annunciato il suo secondo disco come un album che costituisce una sorta di resa dei conti delle sue potenzialità musicali.
La volontà è quella di spingersi oltre limiti predefiniti, senza esaurirli nè tantomeno farsi esaurire-completare dagli stessi.
I dieci pezzi dell’album ondeggiano sinuosi tra twilit shoegaze, ballate tristi, ed ad un pop, per così dire, “gotico”, tra discese musicali ripide e modulazioni armoniche veloci.
La tavolozza musicale è pregna di malinconie elettriche che conservano al proprio interno mondi inesplorati e sconosciuti, come se l’artista fosse racchiusa in un soliloquio vitreo all’interno di un cubo di ghiaccio.
I beat elettronici noir si sposano a meraviglia con la – seppur sporadica – voce melliflua della Guider, un’artista dalle mega potenzialità che ha deciso di consegnarci una fotografia della sua mente compositrice.
Quel che si ricava da questa assoluta sperimentazione è che bisogna sorpassare i muri del concepibile, fuori da schemi preordinati e con un’infinita voglia di mettersi alla prova.
Tracce consigliate: FM Secur, Quiet Time
Classe 93, laureata in giurisprudenza, specializzata in criminologia. Praticante avvocato, scrivo di politica e di diritto su diverse testate. Sono campana ma mi sono trasferita a Padova.
Sono appassionata di musica, suono il piano ed in passato ho suonato malissimo una sgangherata Soundstation mancina.
I miei generi preferiti sono il rock alternative, lo stoner e la musica classica. Sono stata una metallara nell’adolescenza, divorando con disinvoltura i dischi degli Slayer.
Il mio compositore preferito è Prokofiev ma se la gioca con Shostakovich. Amo Elliot Smith ed ascolto con “diligenza da scolara” cose che non conosco. Normalmente sono una tipa che si appassiona con facilità.
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