Moderat: un gradito ritorno
Alimentata da una formula consolidata a base di elettronica sinuosa e seducente,techno teutonica ed Idm creata combinando glitch e bassi pesanti con la fragile vocalità di Sascha Ring, quella di Apparat e dei Modeselektor è una delle creature elettroniche più esaltanti dell’ultimo ventennio.
La potenza ritmica di Gernot Bronsert e Sebastian Szary combinata con il senso melodico di Sascha Ring ha portato il trio alla realizzazione di un’acclamata trilogia prima di una lunga pausa, un silenzio lungo sei anni quello dei Moderat interrotto dall’uscita del nuovo album More D4ta.
Pubblicato per Monkeytown Records, il quarto lavoro del trio è stato concepito “indulgendo in estesi attacchi di sperimentazione e lentamente dando corpo alle idee mentre si tuffavano nella composizione modulare, nel fieldrecording e in altre stranezze sonore”.Per i testi invece Ring è stato ispirato dalle frequenti visite al museo Gemäldegalerie di Berlino, dove cercava rifugio nei grandi dipinti del passato mentre si preoccupava del futuro.
L’album affronta le tematiche dell’isolamento e dell’overload mediatico e lo fa assorbendo lo spettro oscuro degli ultimi due anni. Un immaginario sonoro basato sul suono algido dei sintetizzatori come nelle tessiture sintetiche di FAST LAND.Sequenze di synth si combinano con la scarna ma vigorosa ritmica per un brano che prende tanto dai Massive Attack quanto dai Boards Of Canada. Il secondo singolo EASY PREY nasce dal sodalizio tra i ricami armonici e i glitch irregolari e spigolosi che ruotano attorno alla voce di Sascha. È proprio la diversità estetica dei vari elementi che rende il brano accattivante, ma è nella parte centrale del disco ad emergere prepotentemente l’anima da club dei tre. Su tutte NEON RATS e NUMB BELL sono una bella botta di adrenalina: le strutture techno mostrano un equilibrio ipnotico tra oscillazioni basse, ronzii granulari e ritmiche serrate per due tracce che aspettano solamente di essere suonate nei dancefloor di tutto il mondo.
Nella parte finale di More D4ta MORE LOVE e COPY COPY chiudono l’album a suon di ruvidità analogica e sensibilità pop raggiungendo così nuove vette emotive.
In conclusione More D4ta è un lavoro ben confezionato in bilico tra l’approccio sperimentale di Apparat e i ritmi sofisticati e viscerali dei Modeselektor, meno diretto dei suoi predecessori, è un album che si fa apprezzare sempre di più ad ogni nuovo ascolto, destinato a durare nel tempo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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