Molecola, buona la prima!
A un anno dall’uscita dell’Ep La Festa del Pongo, il producer umbro Marco Testa in arte Molecola pubblica il suo primo album per la label indipendente Tazzina Dischi. Protovisioni è un lavoro che coniuga l’elettronica più festosa, dai toni colorati, con rimandi alla canzone d’autore italiana.
Molecola punta a consolidare uno stile basato su synth gioiosi con incursioni techno e momenti cinematografici per ottenere una musica energica, tutta da ballare, apparentemente semplice che svela significati molteplici e nuovi a ogni ascolto.
Il singolo Biosintesi è un electro-pop snello e divertente. La seconda traccia vede la partecipazione di Romi (Alessia Sbordoni) che presta la sua voce su un brano dalle sonorità ormai note al grande pubblico grazie al buon Cosmo che potrebbero permettere a Molecola di raggiungere le radio nazionali e uscire dalla nicchia.
A seguire Primo in Orbita, dedicato a Jurij Gagarin, è tra i momenti migliori dell’album: costruita su una combinazione di glitch, bassi pesanti e strati di synth vicini alla musica dei Moderat, la traccia è pensata per far impazzire la gente in un club. Momenti come questo devono la loro energia viscerale alle armoniche sequenze dei synth combinante le pulsazioni ritmiche dritte e incessanti.
Atomo Solitario è un brano pensato per il dancefloor dove i synth vibranti e le ritmiche incisive sono legate insieme in un equilibrio ipnotico. La voce di Molecola tende ad enfatizzare la melodia della produzione in un finale audace che si evolve a partire da uno sciame di sintetizzatori pulsanti.
Dopamina si apre con un beat dal sapore hip hop che va arricchendosi con l’ingresso di synth frizzanti. Esplosiva, la traccia vede ancora una volta la voce di Romi arricchire una produzione caleidoscopico basata su una cascata di oscillatori e sintetizzatori che s’intrecciano ricamando una trama giocosa.
Per l’autore Protovisioni rappresenta un ulteriore passo verso un disegno musicale ben preciso che sta prendendo forma lentamente: elettronica, canzone d’autore, techno e sperimentazione vanno ad influenzare uno stile identificativo che si sta consolidando.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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