L’occhio selvaggio di Moonchy & Tobias
Continua la collaborazione musicale tra la cantante Pat Moonchy e il polistrumentista Todd Tobias: a meno di un anno dall’uscita di Golem il duo ha rilasciato un nuovo album per Tiny Room Records.
Wild Eye si presenta come un viaggio mistico e inquietante attraverso le dimore dell’ombra e della luce. Undici brani tra musica popolare e paesaggi ambient con testi in latino, italiano e inglese che vedono la scintillante voce della Moonchy dialogare con i pulsanti e i tribali tappeti sonori di Tobias.
Ai primi ascolti dell’album veniamo spiazzati dalla capacità del duo di creare ad ogni uscita qualcosa di nuovo, spingendosi oltre i propri limiti per creare un’esperienza avvincente.
Brani come Numilla si basano su ritmi sottili e loop di chitarre poggiati su tappeti ambient in continua evoluzione. L’inebriante e calda voce di Pat ha il compito di guidarci da Oriente a Occidente in un mondo oscuro e misterioso.
Shangri La è un luogo immaginario descritto nel romanzo Orizzonte perduto di James Hilton situato nelle montagne asiatiche di Kunlun. La quarta traccia è sontuosa, affascinante e onirica, costruita attorno al suono dei tamburi tribali e alle melodie della voce. Presto il brano esplode in una fanfara di fiati estatici fino a dissolversi lentamente in una coda ambient.
Atmosfera folk gotica per Farsfars, tra i brani più complessi dell’album, basato su un’incessante trama ritmica in contrasto con gli svolazzi vocali di Moonchy.
Il ritmo ipnotico di Road of Sand è sostenuto dal suono corposo e avvolgente delle chitarre, una struttura più standard rispetto alle canzoni precedenti con forti influenze psichedeliche. Non mancano momenti fortemente evocativi, carichi di pathos, come la malinconica Limpide costruita su pattern armonici del piano arricchito da frammenti elettronici.
Wild Eye è la prova di quanto Moonchy & Tobias se ne freghino di appartenere ad un genere musicale, la loro voglia di esplorare e ampliare i confini sonori porta la loro musica ad essere sempre fresca e genuina. Promossi a pieni voti!
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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