Buona la prima per il Moses Yoofee Trio
Moses Yoofee Trio è il nuovo progetto dell’acclamato pianista e produttore Moses Yoofee affiancato dal bassista Roman Klobe-Barangă e dal batterista Noah Fürbringer. Dopo aver infiammato i palchi di tutta l’Europa con un mix di jazz, hip-hop, funk e soul, il trio giunge finalmente al debutto con la pubblicazione per LEITER di Nils Frahm di un mini-album.
I brani di Ocean, scritti durante le sessioni della metà del 2022 ai Brewery Studios di Berlino e registrati rapidamente dall’ingegnere Erik Breuer, poi mixati da Tytus Lesczcynski, riflettono la spontaneità, l’ispirazione e la raffinatezza istintiva delle loro performance.
In apertura At Ease combina virtuosismo e sentimento: il groove del basso, la calda melodia del piano e la batteria che tira dritta come un treno, costituiscono gli elementi di un’architettura sonora complessa e sobria. Il brano brilla per precisione e intensità, attingendo tanto dal soul quanto dalle fonti più tradizionali del jazz.
La parte centrale di questo mini album è occupata da Richmond, la terza traccia vive di contrasti con i sintetizzatori vintage e alieni messi all’inizio del brano che fanno da tappeto alle sinuose e sensuali partiture di piano. Le linee di basso delicatamente pulsanti e i pattern di batteria creano una soluzione di continuità dando a Yoofee la possibilità di muoversi liberamente, creando nella seconda parte un’esperienza frenetica a suon di fusion.
In chiusura con Fragile il trio continua a mescolare melodie lente e morbide con stili diversi in un unico miscuglio eclettico che spesso richiama alla mente il sound di Robert Glasper.
Il Moses Yoofee Trio mostra la sua genialità attraverso un’efficace combinazione di cromatismo e ritmo, rivolgendosi tanto agli amanti dell’RnB e dell’hip hop, quanto agli estimatori del soul e del jazz.
Ocean è prova brillante nella quale si riversa un’ampia varietà di influenze che trovano un terreno comune nella musicalità del trio.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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