Mr. Silla, l’eleganza è donna
Dietro il nome di Mr. Silla si cela Sigurlaug Gisladottir, musicista islandese che ha fatto parte per molti anni della pionieristica formazione dei Mùm (con i quali tutt’ora collabora). Il suo progetto solista giunge al secondo album, Hands on Hands, pubblicato il 26 settembre 2019 per Making Records.
Le otto tracce del disco risentono delle influenze e delle esperienze maturare dalla Gislandottir gravitando in band quali Snorri Helgasson, Mice Parade e Low Roar.
Mr. Silla propone un lavoro che indaga il suo lato più positivo eaffronta temi come la fluidità di genere, gli amori virtuali vissuti dai teen, maanche il suo splendido rapporto con il toast imburrato al mattino.
A partire dal primo brano Water, un tappeto elettronico etereo, la musicista islandese dipinge trame omogenee e sognanti dalla forte componente emozionale.
Il ritmo giocoso di Look at the Light ricorda inizialmente il più recente Nils Frahm, mentre a partire dall’ingresso della voce l’atmosfera si fa celestiale con Sigurlaug che usa i loop per ampliare e rendere più avvolgente la sua voce.
Con Underneath si vola in territori electro-pop. Mentre i synth e la ritmica disegna una trama complessa ma allo stesso tempo giocosa, la voce della nostra si fa sempre più intensa e accattivante.
Cambio di mood con Coal, l’arpeggiatore che va in crescendo e l’elettronica che in questo brano la fa da padrona, con quel sound freddo tipico del nordeuropa, il tutto ricorda vagamente il progetto Anohni.
Il secondo singolo Naruto e le sue influenze orientali sono posti in chiusura del disco. La traccia è frizzante con i clap a dare brio alla parte ritmica e una buona componente pop che rendono l’ascolto appetibile ad una buona fetta di pubblico.
Mr. Silla si mette a nudo in un album intimo ma contemporaneamente vivace in cui convivono l’elettronica e il pop quello più sperimentale e ricercato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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