MSMiroslaw: il suono misterioso delle culture del Mondo
A un anno di distanza dall’ultimo lavoro realizzato con gli Hermetic Brotherhood Of Lux-Or, Mirko Santoru, principale artefice del collettivo sardo, torna a pubblicare musica con il moniker di MSMiroslaw.
The AAAge Of Warm Asylum, pubblicato il 31 ottobre 2020 da Trasponsonic, porta avanti il discorso legato all’esplorazione del suono in funzione del territorio con la cultura sarda.
Segni, suoni e simboli, culture diverse e trame sonore misteriose sono alla base delle quattro tracce del disco, un lavoro incentrato sull’esoterismo e sul simbolismo, concepito come un rito di guarigione.
Le tracce meditative seguono il succedersi delle stagioni, facendo tappa ogni volta in una diversa area del pianeta: s’inizia con la magnetica The Winter (Maria Sabina And The Tuvinians). Un suono circolare influenzato dai flussi cosmici del krautrock e dalle sonorità aspre e industriali che trovano rifugio in un tappeto di sintetizzatori retto da una ritmica opprimente. Un’esperienza sensoriale amplificata dall’uso dei synth sinistri e acidi. Avvolti dalla metafisica in The Spring (Ketjiak-The Ramayana Monkey), veniamo trasportati da un’atmosfera orientale, un raga post-industriale nel quale convergono suoni acustici come quello del sitar a bordate sintetiche che sprigionano tutto il misticismo della traccia. The Summer (Vietnamese Cao Dai) è dei quattro sicuramente il brano più sperimentale, avant-psichedelica allo stato puro impreziosita dall’utilizzo dei fiati che metto gli accenti alla traccia.
L’album si chiude con la celebrazione sciamanica di The Fall (Human Tribes United), un atto liberatorio in un crescendo di suoni lisergici, percussioni e urla che generano un caos ipnotico.
AAAge Of Warm Asylum è il tentativo di dare voce alla Madre Terra, un linguaggio primitivo che incontra l’avanguardia, diventando così la testimonianza più fervida delle culture vicine a MSMiroslaw, avendo sempre come punto di riferimento la cultura sarda. Un lavoro che affonda le radici nell’antropologia e nelle tradizioni ancestrali.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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