La musica di Multicast Dynamics come forma narrativa per allontanarsi dalla realtà
Multicast Dynamics è una delle tante creature di Samuel van Dijk (noto anche come Mohlao e VC-118A), il quale il 28 giugno 2019 ha dato alla luce il suo quinto album su Denovali: Lost World.
Quindici tracce che indagano un mondo utopico dove gli essere umani sono scomparsi ed il compito dell’ascoltatore è quello di scoprire attraverso la musica il perché.
Continua sulla scia dei precedenti album (Aquatic System, Outer Envelopes e Continental Ruins) la scelta di Multicast Dynamics di realizzare album coinvolgenti e appassionanti ispirandosi a film e audiolibri per costruire trame esplorative di mondi distopici.
Se la musica funge da colonna sonora, i titoli delle tracce sono indizi lungo il percorso intrapreso con Lost World.
L’album si apre con i suoni misteriosi e gelidi di Arrival, una traccia ambient dal sound liquido a tal punto da sentirci circondati e al centro di un campo sonoro che ci apre le porte a un mondo da esplorare. Il modo in cui van Dijk lavora i suoni si adatta perfettamente al nostro mondo visivo tanto da farci diventare il personaggio centrale mentre l’azione si muove, si apre e si dispiega intorno in un campo spaziale a 360 gradi anziché su un piano lineare.
Modulando e spezzettando i pattern in Radiation Chamber 1, van Dijk crea un senso di vuoto, di uno spazio asettico che lascia a chi ascolta libera interpretazione. L’esplorazione è infinita e i luoghi da esplorare sono vasti e sconfinati, se fino alla quarta traccia si vagava per terre desolate con Oceana ci si immerge nei fondali più bui e cupi. I field recordings di Observation Deck ci mettono in contatto con la madre Terra, i synth ci ricordano che l’uomo è andato via lasciando al suo posto il nulla e un vuoto da colmare.
Terra che ribolle in Eastman Tape, il suolo è in fermento e con essa la traccia che si spinge in territori ambient viene animata da droni atmosferici, il tutto si muove con lentezza e con quella narrazione tipica della musica di Multicast Dynamics.
Si chiude con Transition Lost World e con essa tutte le domande poste all’inizio di questa avventura dovrebbero aver trovato una risposta.
È riduttivo intendere Lost World come un album di sola musica, l’opera realizzata Multicast Dynamics è un racconto, un viaggio, una ricerca attraverso la musica di quello che è un racconto dove a delineare la trama e il percorso da seguire è l’ascoltatore, Lost World è una tela bianca che ci fornisce i colori ma spetta a noi tracciarne le linee e i contorni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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