Mystic AM: alla scoperta del Medio Oriente
Mystic AM è il nuovo progetto di Rod Modell e di Ario Farahani, fondatore dell’etichetta londinese Astral Industries. I due artisti aprono le porte di un mondo composto da inebrianti melodie e ritmi ondulati realizzandone la colonna sonora intitolata Cardamom & Laudanum.
L’album di debutto racconta la storia di un viaggiatore e della sua esperienza metafisica avuta inaspettatamente mentre si rifugiava durante una calda notte nel caravanserraglio Zein–o–Din, nei pressi di Yazd in Iran. Entrando nel ribat il viaggiatore viene immerso in una dimensione ultraterrena con l’ipnotica musica che accompagna lo scorrere degli eventi.
Farahani si è servito di vecchi dischi iraniani come fonti sonore, ne ha campionato e processato delle parti successivamente arrangiate ed elaborate da Modell fino ad arrivare alla forma finale di Cardamom & Laudanum, una tavolozza colorata di suoni classici persiani filtrati fino ad ottenere un lavoro ipnotico e misterioso.
Come ogni storia che si rispetti anche Cardamom & Laudanum inizia con “c’era una volta”: Once Upon a Time in Yazd è avvolta da un’atmosfera sognante e rilassata, suoni liquidi s’intrecciano con gli strumenti acustici iraniani per una trama che guarda al passato tanto quanto il presente.
Con The Dervish facciamo la conoscenza di un santone del Medio Oriente. Un’aurea mistica e scintillante circonda la terza traccia: i suoni gravi degli strumenti a corde come il santoor vengono esaltati da un tappeto di droni e pulsazioni minimaliste. Un brano intenso ed emozionale, tra i migliori momenti del disco, che attinge dalla musica classica, dalla musica tradizionale e dall’elettronica per un risultato sorprendente.
A seguire Spirit Lamp viene costruita sulle scale arabe del kamancheh con Modell e Farahani impegnati nell’esaltare questo strumento ponendolo su una texture atmosferica e polverosa ricavandone un brano dal sentore spirituale.
Cardamom & Laudanum è un album che si avventura nei territori del Medio Oriente esplorandone la musica tradizionale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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