Nalepa Vs Nalepa
Aidan Baker ben rappresenta la figura del musicista poliedrico, con all’attivo una quantità di album che sfido lo stesso polistrumentista canadese a ricordarseli tutti!
Dopo l’acclamato album Luminous Rot (Southern Lord), i Nadja, progetto nato nel 2000 dalle menti di Baker e Leah Buckareff, tornano in pista con un nuovo album strumentale, Nalepa.
Il duo affiancato da Ángela Muñoz Martínez alla batteria, già percussionista dell’Hypnodrone Ensemble, esplora i paesaggi musicali nati dall’incrocio tra shoegaze, post-rock e ambient oscuro, ben riflettendo le diverse personalità dei tre musicisti.
L’album pubblicato il 22 febbraio 2022 da Midira Records, è stato registrato nell’illustre Funkhaus di Berlino,da quella stessa sessione ha preso vita un secondo lavoro firmato dal solo Baker che viene rilasciato con il formato Lp di Nalepa.
Con Nalepa dei Nadja siamo al cospetto di un lavoro monolitico, dai suoni post-metallici e industriali basati sull’uso delle ripetizioni e su un approccio sperimentale. Sei flussi sonoriguidati dalla chitarra preparata di Baker, momenti altamente nevrotici e ruvidi si alternano ad altri stranianti e noise, il tutto suonato in maniera ossessiva per creare un senso di sconforto e di costante minaccia. Un’atmosfera rarefatta e claustrofobica scandita dai rumori atonali e assordanti, trame amorfe intessute da basso e batteria danno vita ad un angosciante incubo dal quale veniamo risvegliati grazie alle alienanti ritmiche.
Di contro Nalepa di Aidan Baker presenta quattro tracce dinamiche che si muovono tra ambient, drone, jazz e space rock. Sicuramente meno d’impatto e meno violente delle tracce dei Nadja, le quattro strumentali nascono suonando la batteria su pattern di chitarra e basso in loop dal vivo. Ne vengono fuori delle strumentali eleganti ed energiche, droni statici pervasi da crepitii o scoppi improvvisi formano schemi intricati che lentamente vanno ad intensificarsi. Imponenti looppsych-metallici vengono utilizzati per dare libero sfogo alle improvvisazioni ritmiche che riflettono l’ambiente meditativo della Funkhaus.
Nalepa è un progetto ambizioso, lati differenti di un stessa medaglia che trovano in Aidan Baker la forza motrice di due albumdiversi ma riconoscibili grazie all’impronta sonora del chitarrista canadese.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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