NCT333: liberarsi dai vincoli terreni
Da sempre impegnato a tradurre in musica tematiche esoteriche, alchemiche e leggende ascetiche, NCT333 ritorna dopo oltre due anni con un nuovo lavoro discografico.
Sky Burial, rilasciato il 21 dicembre 2024 da UKhan Records, esplora il tema del distacco e della separazione, ispirandosi alla pratica del funerale celeste tibetano, durante il quale i corpi vengono smembrati e offerti in pasto agli avvoltoi che popolano le montagne della regione.
Il simbolismo di questo rituale, apparentemente macabro, riflette l’idea che il defunto debba essere liberato dai vincoli terreni per facilitare la sua ascesa verso stati di esistenza meno condizionati. Allo stesso modo, il praticante spirituale, attraverso un processo talvolta doloroso, cerca di distaccarsi dagli attaccamenti affettivi, emotivi e psichici che potrebbero ostacolare il suo cammino ascetico.
Il compositore siciliano esplora questa tematica nelle otto tracce di Sky Burial, un album che si colloca a metà strada tra ambient e industrial. La sua musica è caratterizzata da sonorità rarefatte, accompagnate da ritmiche ipnotiche che destabilizzano i riferimenti spazio-temporali. Questo approccio favorisce un superamento attivo e consapevole dello stato di coscienza ordinario.
Sky Burial si apre con una massiccia pioggia granulare di suoni. In Ascent, la prima traccia, NCT333 utilizza la granularizzazione sonora per creare una trama astratta, sulla quale risaltano le incursioni dei synth e degli strumenti acustici. Al contrario, Buried Deep in the Upper Waters lentamente diventa un brano frenetico, dove i suoni ambientali si scontrano con una parte ritmica opprimente. In questo modo, si fonde l’aspetto meccanico con quello organico, dando vita a un denso miscuglio che si infrange sulla tua coscienza, sovvertendola con gioia.
In Torn Apart in the Tower of Silence, NCT333 riesce a catturare l’energia primordiale del noise grazie alla forza marziale delle percussioni e alla decadenza post-industriale dei suoni dei synth. Mentre in Second Death (The Lunar Banquet) i toni si placano nella prima parte del brano, le astratte sonorità ambientali cominciano a agitarsi. Torna così la rarefazione, accompagnata da impulsi simili a quelli di un compressore pneumatico, che creano una barriera sonora invalicabile.
Sky Burial è un ottimo lavoro di NCT333: una volta che ci si approccia alla sua musica oscura e devozionale, diventa difficile ignorarla.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.