Il nuovo pop di Nina Nesbitt, alle prese con una nuova sé stessa.
Nina rules
È uscito il primo giorno di febbraio il secondo album di Nina Nesbitt, un disco molto atteso dal suo pubblico che ha avuto modo di conoscerla qualche anno fa e che ora deve fare i conti con una nuova versione della cantante scozzese.
The Sun Will Come Up, The Seasons Will Change, pubblicato per la Cooking Vinyl, contiene tredici brani pop, colorati da una giusta dose di R&B e anche un punta di reggae, mix di generi che ben fa notare la crescita dell’artista e la sua capacità di spaziare agilmente tra più generi musicali.
Una voce delicata, quella di Nina Nesbitt, che si esprime in questa serie di canzoni, che trattano, principalmente, tematiche amorose, tra riflessi e provocazioni. Nina si colloca perfettamente nel panorama pop della musica europea, vicina ad artisti come Ed Sheeran e Taylor Swift, e procede verso una chiara espressione della sua musica, realmente vicina alle sue intenzioni. Molto giovane, quindi con quel tocco di spensieratezza che rende il suo lavoro brioso, fresco e pronto a stordire tutte le adolescenti in cerca del nuovo idolo della settimana.
Insomma niente di speciale, niente di rara bellezza, qualcosa che non ti arriva, anche se ti sforzi di avere tredici anni ed essere triste per una cotta non corrisposta. Probabilmente non si dovrebbe essere così rudi, quando un album, con molto probabilità, non nasce con particolare intenti rivoluzionari, ma è bene sottolineare, ancora una volta, che esistono dei perimetri in cui le ispirazioni vanno a finire e , di certo, pochissimi artisti hanno l’abilità e il talento tale da essere universali.
Nina Nesbitt non ne voglia a nessuno, anche perché diventa un tramite per tracciare questi pensieri e riferire queste analisi, tanto che comunque le si augura il meglio per la sua carriera, che sicuramente prenderà pieghe molto alte.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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