Un biglietto per il Sud America
Nuovo Ep per il producer e beatmaker Niso Tozzi. Plantation’s Beat Tape, prodotto e registrato da Niso, missato e masterizzato al Pressrewind Studios di Milano, è uscito il 7 aprile 2020, l’artwork dell’album è stato realizzato da Marta Plens.
Sei nuove tracce, frutto di molto sudore e molto divertimento, il risultato è un insieme di pezzi freschi che portano Niso alla ricerca di un sound sempre più personale che parte dal lo-fi hip hop fino ad arrivare ai suoni caraibici.
Circa quindici minuti di musica per un cocktail di generi (hip hop, bossa nova, jazz, soul sudamericano) che Niso ha saputo miscelare sapientemente servendoci sei tracce rilassanti ma allo stesso tempo in grado di farci muovere e divertire.
Entriamo subito nello spirito della festa con Flowerz: una voce campionata e i fiati aprono il beat, quando la musica mariachi inizia a danzare con la ritmica hip hop arriva una ventata colorata che ti fa immaginare di essere in un chioschetto su un una spiaggia caraibica a sorseggiare un buon Mojito.
Segue Buds On My Mind con i suoi suoni liquidi e ariosi, vere e proprie “gemme” sonore che suonando in loop entrano a fondo nel cervello, un beat vellutato e morbido che travalica i confini dell’hip hop.
Il lavoro si chiude con l’eleganza di Slow Rider (To Wherever): il delicato piano si contrasta con la ritmica in cui il forte uso delle percussioni ci rimanda ancora in Sud America. Il synth viene utilizzato come se fosse una tromba, il tutto in una raffinata veste soul jazz. Forse il migliore brano di Plantation’s Beat Tape.
Ascoltando i sei brani si ha la sensazione di entrare in un mondo favoloso dove pace e relax regnano su tutto.
Sebbene la matrice di Plantation’s Beat Tape sia chiaramente l’hip hop, soprattutto nell’attitudine e nel modo di intendere la musica, questa nuova tape di Niso ci consegna un artista maturo con le idee ben chiare: riuscire ad inglobare in un genere, quello lo-fi hip hop, tutte le influenze possibili del producer per ottenere un sound sempre più personale e riconoscibile.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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